Russia, maxi-reclutamento: 160.000 coscritti entro luglio, record da 14 anni.

Russia, maxi-reclutamento: 160.000 coscritti entro luglio, record da 14 anni.

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Mosca incrementa le truppe: esercitazioni, non Ucraina?

Il Cremlino annuncia un massiccio aumento dei soldati di leva, scatenando nuove preoccupazioni internazionali. Sebbene le autorità russe insistano che i nuovi coscritti non verranno impiegati nel conflitto in Ucraina, l'annuncio di un'imminente campagna di reclutamento di 160.000 uomini entro luglio desta notevoli perplessità. Si tratta della "più grande campagna in 14 anni", come riportato da fonti interne al Ministero della Difesa russo, e segue il decreto firmato lo scorso settembre dal Presidente Putin che prevede l'aumento del personale militare da 1,32 milioni a 1,5 milioni.

Un comunicato ufficiale diffuso dal portavoce del Cremlino ha ribadito che "i soldati di leva verranno impiegati esclusivamente per attività di addestramento e supporto logistico, e non saranno inviati nelle zone di operazione speciale in Ucraina." Tuttavia, diversi analisti militari esprimono scetticismo, sottolineando la difficoltà di garantire tale distinzione in un contesto bellico prolungato.

Le motivazioni ufficiali dietro l'aumento del personale militare includono la necessità di rafforzare i confini russi e rispondere alle crescenti minacce percepite dalla NATO. Alcuni esperti suggeriscono che questa mossa potrebbe essere una preparazione per un conflitto prolungato, anche se il Cremlino continua a negare qualsiasi intenzione di escalation. La situazione rimane tesa e in continua evoluzione.

Un parlamentare russo ha commentato, a condizione di anonimato, che "l'aumento delle truppe è una misura puramente difensiva. La Russia non ha ambizioni territoriali al di fuori dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale." Resta da vedere se questa rassicurazione sarà sufficiente a placare le crescenti preoccupazioni della comunità internazionale.

Per saperne di più sulle strategie militari russe, consultare questa analisi dell'Institute for the Study of War.

Aggiornamenti seguiranno.

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(01-04-2025 06:53)