Condanna Le Pen: la giudice sotto scorta, accuse di attacco nucleare al sistema.

Le Pen controffensiva dopo la condanna: "Il sistema ha sganciato la bomba nucleare"
Parigi, - A un giorno dalla sentenza di condanna per il caso dei fondi Ue, Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha lanciato una veemente controffensiva, definendo la decisione giudiziaria come un attacco frontale alla democrazia. "Il sistema ha sganciato la bomba nucleare", ha tuonato la leader di estrema destra, annunciando per domenica prossima una grande manifestazione di protesta a Parigi. L'evento, secondo quanto dichiarato dal partito, mira a denunciare ciò che Le Pen definisce una "persecuzione politica" e a mobilitare i suoi sostenitori contro quella che considera una ingiusta condanna.
La condanna, ricordiamo, riguarda l'utilizzo di fondi europei da parte del partito di Le Pen, con accuse di frode e abuso di fiducia. La giudice, attualmente sotto scorta per motivi di sicurezza, ha emesso una sentenza che ha scosso l'opinione pubblica francese, dividendo il paese tra chi vede nell'azione giudiziaria una necessaria affermazione dello stato di diritto e chi, come Le Pen e i suoi seguaci, la considera un attacco mirato a silenziare l'opposizione.
"Questa sentenza è un'offesa alla libertà di parola e alla volontà popolare", ha affermato Le Pen in una conferenza stampa trasmessa in diretta sui principali canali televisivi francesi. "Non ci piegheremo di fronte a questo attacco. Combatteremo fino alla fine per difendere i nostri valori e i nostri ideali."
La manifestazione di domenica si preannuncia come un evento di grande impatto mediatico. Le autorità parigine sono già al lavoro per garantire l'ordine pubblico e prevenire eventuali disordini. Intanto, la tensione politica in Francia resta alta, con il dibattito pubblico incentrato sulle implicazioni della sentenza e sul futuro del Rassemblement National.
La giudice sotto scorta rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione. La gravità delle minacce ricevute ha reso necessaria la sua protezione, a testimonianza del clima di polarizzazione che sta investendo la Francia in queste ore. L'episodio solleva interrogativi sulla libertà di giudizio e sulla sicurezza dei magistrati impegnati in processi di alta rilevanza politica.
Il caso Le Pen promette di tenere banco per le settimane a venire, con conseguenze potenzialmente rilevanti per il panorama politico francese e per il dibattito europeo sulla lotta alla corruzione e sull'indipendenza della magistratura. Seguiremo gli sviluppi della vicenda con attenzione, offrendo ai nostri lettori aggiornamenti costanti.
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