Minacce di morte a infermiere del 118: "Se non salva mia madre, la pagherà"

Minacce di morte a infermiere del 118: "Se non salva mia madre, la pagherà"

Infermiere del 118 minacciato con una pistola: "Se non salvi mia madre ti ammazzo"

Un episodio gravissimo di violenza contro un operatore sanitario del 118 è stato denunciato dal sindacato Nursind. Un infermiere, intervenuto per soccorrere una donna in gravi condizioni, si è trovato puntato una pistola alla tempia dal figlio della paziente. L'accaduto, avvenuto quest'anno, ha scosso profondamente il mondo sanitario e riaccende i riflettori sul tema della sicurezza degli operatori impegnati sul fronte del pronto intervento.

Secondo la ricostruzione del sindacato, l'infermiere, una volta entrato nell'appartamento, si è trovato di fronte ad una scena drammatica: una donna bisognevole di cure urgenti. Mentre stava prestando le prime cure, il figlio della donna, in preda ad una violenta crisi, gli ha puntato una pistola alla tempia, pronunciando la minaccia: "Se non salvi mia madre ti ammazzo".

La situazione, per fortuna, non è degenerata in tragedia grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine, allertate dagli stessi operatori del 118. L'uomo è stato arrestato e la donna è stata trasportata in ospedale.

"Questo episodio - dichiara il segretario del Nursind - evidenzia ancora una volta la pericolosità del lavoro degli operatori sanitari, costantemente esposti a situazioni di rischio e violenza." Il sindacato chiede maggiore sicurezza per gli infermieri e i tecnici del 118, proponendo l'installazione di sistemi di allarme negli ambulanze e una maggiore presenza delle forze dell'ordine durante gli interventi a domicilio in situazioni potenzialmente pericolose. La denuncia del Nursind sottolinea inoltre la necessità di un potenziamento delle misure di prevenzione e di un'adeguata formazione del personale sulle tecniche di gestione del conflitto.

La violenza contro gli operatori sanitari è un fenomeno in costante aumento, un dato allarmante che richiede l'immediato intervento delle istituzioni. Non è accettabile che chi si dedica alla cura degli altri debba temere per la propria incolumità. È necessario un impegno concreto da parte di tutti per garantire la sicurezza di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvare quella degli altri.

Il Nursind ha annunciato la sua piena solidarietà all'infermiere aggredito e ha promesso di seguire da vicino l'iter giudiziario. Il sindacato si impegna a proseguire la battaglia per la tutela dei diritti e della sicurezza degli operatori sanitari, chiedendo pene più severe per chi si macchia di simili reati.

(01-04-2025 14:39)