Trump avverte Kiev: "Niente terre rare, niente aiuti".
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Trump avverte Kiev: "Firmate sulle terre rare o saranno guai"
"Non credo che Putin si rimangerà la parola," ha dichiarato l'ex Presidente Donald Trump durante un recente comizio in South Carolina. L'affermazione, che ha scatenato immediate polemiche, si riferisce alla delicata questione delle terre rare presenti in Ucraina e al loro potenziale sfruttamento.
Trump ha esortato Kiev a raggiungere un accordo con la Russia riguardante le aree ricche di questi minerali strategici. Secondo l'ex Presidente, un'intesa in tal senso potrebbe rappresentare una via d'uscita dal conflitto, sebbene non abbia specificato i dettagli di tale accordo.
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici essenziali per la produzione di una vasta gamma di tecnologie avanzate, tra cui smartphone, veicoli elettrici e sistemi di difesa. La Cina detiene attualmente una posizione dominante nel mercato globale di questi materiali, e la scoperta di significativi giacimenti in Ucraina ha acceso nuove speranze per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
"Kiev deve capire che ci sono delle priorità," ha continuato Trump. "Se non firmano, saranno guai. Molto, molto seri guai." Le sue parole, interpretate da molti come una forma di pressione su Kiev, hanno suscitato reazioni contrastanti sia negli Stati Uniti che in Europa.
La Casa Bianca non ha rilasciato commenti ufficiali in merito alle dichiarazioni di Trump. Tuttavia, alcuni analisti politici hanno sottolineato come queste affermazioni riflettano una linea di pensiero già espressa in passato dall'ex Presidente, incline a privilegiare accordi bilaterali e a minimizzare l'importanza delle alleanze tradizionali.
Resta da vedere se le parole di Trump avranno un impatto concreto sulla situazione in Ucraina. Quel che è certo è che la questione delle terre rare rappresenta un ulteriore elemento di complessità in un conflitto già caratterizzato da profonde divisioni e interessi contrastanti.
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