Sanremo: medico sanzionato per richiesta voti a pazienti oncologiche

Stessa Sanzione per Due Medici di Sanremo: 10.000 Euro di Multa per Violazione Privacy
Sanremo - Un'altra pesante sanzione per un medico di Sanremo coinvolto nella stessa vicenda di invio di email a pazienti per scopi elettorali. Anche in questo caso, si tratta di una multa di 10.000 euro inflitta dal Garante per la protezione dei dati personali. Il professionista, iscritto nelle liste di centro-destra a sostegno del candidato sindaco Gianni Rolando durante le ultime elezioni amministrative, avrebbe inviato circa 500 email ai propri pazienti, chiedendo esplicitamente il loro voto.
Questo secondo caso, similmente al precedente, conferma la gravità della violazione della privacy. L'utilizzo illecito dei dati personali dei pazienti, in particolare in un contesto elettorale, è stato giudicato inaccettabile dal Garante. La sanzione, identica a quella comminata al primo medico coinvolto, sottolinea la fermezza dell'autorità di controllo nel contrastare tali pratiche.
Entrambi i medici, ricordiamo, erano attivi nella campagna elettorale a sostegno di Rolando, poi sconfitto alle urne. La segnalazione all'Ordine dei Medici è stata inevitabile, aprendo un procedimento disciplinare che potrebbe comportare ulteriori conseguenze per i professionisti coinvolti. La vicenda solleva serie questioni etiche e professionali, evidenziando l'importanza della tutela della privacy dei pazienti, un principio fondamentale nella relazione medico-paziente.
Il caso del medico oncologo, in particolare, ha destato ancora maggiore preoccupazione. La richiesta di voto rivolta a pazienti oncologiche, in una fase già delicata della loro vita, è stata ritenuta particolarmente grave. Il Garante ha considerato la vulnerabilità di queste persone e l'abuso di fiducia da parte del medico, aggravando la violazione.
L'episodio di Sanremo rappresenta un monito per tutti gli operatori sanitari: l'utilizzo dei dati dei pazienti a fini estranei all'attività medica è inaccettabile e può comportare sanzioni pesanti. La tutela della privacy è un diritto fondamentale, che va rispettato scrupolosamente. Il caso è ora seguito anche da altre associazioni a tutela dei diritti dei pazienti, che hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto.
La vicenda mette in luce la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei professionisti sanitari riguardo alle normative sulla privacy e alle implicazioni dell'utilizzo dei dati dei pazienti. Il sito del Garante per la protezione dei dati personali offre utili informazioni e linee guida in materia.
(