Lutto nazionale in Myanmar: oltre 3000 morti, 170 monaci dispersi

Myanmar: 170 monaci dispersi dopo il terremoto, lutto nazionale e difficoltà negli aiuti
Tragedia in Myanmar: il violento sisma che ha colpito il Paese sette giorni fa continua a mietere vittime e a lasciare una scia di devastazione. Il bilancio ufficiale, purtroppo ancora provvisorio, parla di oltre 3000 morti, ma si teme che il numero definitivo sia molto più alto. L'angoscia è palpabile, soprattutto per i 170 monaci buddisti ancora dispersi dopo il crollo del tempio di U Hla Thein, dove stavano sostenendo un esame al momento del terremoto.
La scena è apocalittica. Immagini strazianti arrivano dalle zone colpite, mostrando edifici rasi al suolo e strade impraticabili. Le operazioni di soccorso sono in corso, ma procedono a rilento a causa delle difficoltà logistiche e dell'impatto devastante del sisma. Molte aree restano isolate, rendendo difficoltoso l'arrivo degli aiuti umanitari.
Le ONG internazionali lanciano l'allarme denunciando la lentezza degli interventi e sollecitando una maggiore mobilitazione della comunità internazionale. L'accesso alle zone più colpite è ostacolato da strade crollate e dalla mancanza di infrastrutture adeguate. Mancano cibo, acqua potabile, medicine e tende per i sopravvissuti che sono costretti a vivere all'aperto, esposti alle intemperie.
Il governo del Myanmar ha proclamato sette giorni di lutto nazionale in segno di cordoglio per le vittime. La popolazione è sgomentata e disperata. La ricostruzione sarà lunga e complessa, richiederà ingenti risorse economiche e un impegno a lungo termine da parte della comunità internazionale.
Intanto, le ricerche dei monaci dispersi proseguono senza sosta. La speranza è che alcuni di loro possano essere ancora vivi, intrappolati sotto le macerie. La comunità buddista del Myanmar è in ginocchio, pregando per il ritrovamento dei suoi figli spirituali. Questa tragedia evidenzia non solo la potenza distruttiva della natura, ma anche le fragilità dei sistemi di protezione civile in aree già colpite da conflitti e instabilità politica. La solidarietà internazionale è fondamentale in questo momento di profondo dolore e sofferenza.
Per maggiori informazioni sulle iniziative di aiuto e sostegno, è possibile consultare i siti delle principali organizzazioni umanitarie internazionali, come ad esempio UNHCR o Medici Senza Frontiere.
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