Ecco un'opzione: **DAP senza guida: il Colle scruta le lungaggini e il caso Delmastro.**

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Nomina Di Domenico al DAP: Stallo e Tensioni al Vertice Penitenziario
La nomina di Lina Di Domenico alla guida del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) è attualmente in una fase di stallo, generando crescenti preoccupazioni e interrogativi ai piani alti, compreso il Quirinale. La prolungata assenza di una figura apicale, che perdura ormai da tre mesi, accentua le criticità del sistema carcerario italiano, già alle prese con gravi problematiche come il sovraffollamento e il tragico aumento dei suicidi tra i detenuti.
Le resistenze alla nomina della Di Domenico, a quanto si apprende, sarebbero legate a perplessità sulla sua idoneità a gestire una situazione complessa e delicata come quella attuale. Il contesto è reso ancora più teso dalle recenti polemiche che hanno investito il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, le cui scelte in merito alla successione al DAP sembrano non aver convinto del tutto il Presidente della Repubblica.
Il sovraffollamento, con tassi che superano ampiamente la capienza regolamentare delle strutture penitenziarie, resta una delle sfide più urgenti da affrontare. Questo problema, unitamente alla carenza di personale e alle precarie condizioni igienico-sanitarie, contribuisce a creare un clima di tensione e disperazione che, purtroppo, sfocia sempre più spesso in gesti estremi. La mancanza di una guida forte e autorevole al DAP rischia di paralizzare ulteriormente le azioni necessarie per fronteggiare questa emergenza.
L'auspicio è che si possa giungere quanto prima a una soluzione condivisa, in grado di garantire la stabilità e l'efficacia dell'amministrazione penitenziaria, tutelando al contempo i diritti dei detenuti e la sicurezza della società.
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