Brunello di Montalcino: l'ombra dei dazi Trump sui produttori senesi

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Brunello di Montalcino: tra cantine e preoccupazioni post-Trump

Il Tg3 nelle suggestive cantine del Brunello, tra profumi inebrianti e l'amaro in bocca per le politiche commerciali dell'amministrazione Trump.

Le telecamere del Tg3 hanno puntato i riflettori sulle storiche cantine del Brunello di Montalcino, raccontando una realtà fatta di passione, tradizione e, purtroppo, anche di preoccupazioni. Un viaggio tra i filari e le botti, alla scoperta di un prodotto d'eccellenza che si confronta con le complessità del mercato globale, in particolare con l'eredità delle politiche protezionistiche dell'era Trump.

Tra i produttori intervistati, Cinelli Colombini, figura di spicco nel panorama vinicolo senese, ha espresso il proprio stupore e rammarico per l'appoggio della comunità italoamericana all'ex presidente americano: "La comunità italoamericana ha sostenuto Trump e non se lo aspettava", ha dichiarato, sottolineando l'impatto negativo dei dazi imposti dall'amministrazione Trump sugli alcolici italiani, un settore già duramente colpito dalla pandemia.

I dazi, infatti, hanno rappresentato un ostacolo significativo per l'export del Brunello, un vino pregiato che trova i suoi principali mercati di sbocco negli Stati Uniti. Le difficoltà non si sono limitate solo all'aumento dei costi di trasporto e alle barriere tariffarie, ma hanno inciso anche sulla percezione del prodotto stesso, creando incertezza nel mercato americano.

La testimonianza di Cinelli Colombini non è isolata. Molti altri produttori hanno espresso preoccupazione per il futuro, sollecitando interventi a sostegno del settore da parte delle istituzioni italiane per contrastare gli effetti negativi delle politiche commerciali passate e per promuovere l'export del Brunello negli Stati Uniti e in altri mercati internazionali. L'obiettivo è quello di rilanciare la competitività di un prodotto simbolo dell'eccellenza italiana, ma soprattutto di ristabilire un rapporto commerciale stabile e vantaggioso con gli Stati Uniti.

Il reportage del Tg3 ha evidenziato non solo le difficoltà, ma anche la determinazione dei produttori senesi, pronti ad affrontare le sfide del mercato con l'obiettivo di preservare la qualità e la reputazione del Brunello di Montalcino nel mondo. La speranza è che il futuro riservi opportunità di crescita e collaborazione, superando le barriere commerciali e valorizzando appieno le potenzialità di questo vino straordinario.

Il Tg3 continua ad approfondire il tema, analizzando le strategie di rilancio del settore e le prospettive future per il Brunello di Montalcino.

(30-03-2025 19:25)