**Disagio giovanile e violenza: un'analisi delle emozioni adolescenziali più comuni.**

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Matteo Lancini: "Una disperazione che non trova parole" - Allarme Violenza Giovanile

"Assistiamo a una disperazione che non trova parole." È questo il grido d'allarme lanciato da Matteo Lancini, noto psicologo e psicoterapeuta, in merito all'escalation di violenza tra i giovani che sta scuotendo l'Italia. Il fenomeno, purtroppo sempre più frequente nelle cronache, non è semplicemente una questione di "baby gang" o di disagio sociale, ma affonda le radici in un malessere più profondo, radicato nella psiche e nelle dinamiche relazionali degli adolescenti.BR

Lancini, che da anni si occupa di problematiche adolescenziali, sottolinea come i sentimenti più diffusi tra i ragazzi siano paura, fragilità e inadeguatezza. "Non sono delinquenti nati," spiega, "ma giovani che si sentono persi, incapaci di gestire le proprie emozioni e di trovare un senso nella vita. La violenza diventa, in molti casi, un modo distorto per affermarsi, per sentirsi potenti in un mondo che percepiscono come ostile e minaccioso."BR

Le cause di questo malessere sono molteplici e complesse. Da un lato, la pressione sociale, l'iper-connessione digitale e l'esposizione a modelli irrealistici e spesso dannosi. Dall'altro, la fragilità delle relazioni familiari e la difficoltà, da parte degli adulti, di intercettare i segnali di disagio dei propri figli.BR

Ma cosa si può fare? Lancini insiste sulla necessità di un approccio multidisciplinare, che coinvolga la scuola, la famiglia e i servizi sociali. "È fondamentale," afferma, "creare spazi di ascolto e di dialogo in cui i ragazzi possano esprimere le proprie paure e le proprie frustrazioni, senza essere giudicati." Occorre, inoltre, promuovere l'educazione emotiva e sviluppare le competenze sociali, affinché gli adolescenti imparino a gestire le proprie emozioni in modo sano e costruttivo.BR

La sfida è complessa, ma non impossibile. Richiede un impegno corale da parte di tutta la società, per ricostruire un tessuto sociale più coeso e solidale, in cui i giovani possano sentirsi accolti, valorizzati e supportati nel loro percorso di crescita. Ignorare il problema o semplificarlo con facili etichette significherebbe condannare una generazione intera all'emarginazione e alla violenza. BR

Per approfondire le tematiche affrontate da Matteo Lancini, si può consultare il sito del suo studio:Studio Lancini. BR

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(30-03-2025 19:38)