Lo Stato in secondo piano: il mercato detta legge (Landini)

Landini accusa: "Svolta autoritaria e antisociale del governo"
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha lanciato un duro attacco al governo Meloni, accusandolo di una "svolta autoritaria e antisociale sempre più decisa". Secondo Landini, la politica economica del governo sta progressivamente sostituendo l’intervento dello Stato con il libero mercato, con conseguenze negative per i lavoratori e le fasce più deboli della popolazione.
Durante un'intervista rilasciata questa settimana, Landini ha sottolineato come diverse scelte governative, dalla recente manovra economica alle politiche sul lavoro, siano indirizzate verso una riduzione del ruolo dello Stato nel welfare e nella protezione sociale. "Il mercato sta sostituendo lo Stato", ha affermato il leader sindacale, evidenziando una tendenza pericolosa che a suo giudizio rischia di aggravare le disuguaglianze e di penalizzare i più fragili.
Landini ha citato, a titolo di esempio, le difficoltà nell'accesso alle prestazioni sanitarie e la crescente precarietà del lavoro, con un aumento dei contratti a tempo determinato e una diminuzione della protezione sociale per i lavoratori autonomi. Secondo il segretario generale della Cgil, queste politiche rispondono a una logica neoliberista che privilegia il profitto a scapito del benessere sociale.
La posizione di Landini ha suscitato un acceso dibattito politico. Il governo, da parte sua, ha respinto le accuse di autoritarismo, difendendo le proprie scelte economiche come necessarie per la crescita del Paese e per il risanamento dei conti pubblici. La replica del governo, però, non ha placato le preoccupazioni espresse dalla Cgil, che ha annunciato la sua intenzione di intensificare la mobilitazione per contrastare quelle che considera politiche inique e dannose per la società italiana.
La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente inflazione e dal caro-energia, che stanno impattando pesantemente sulle famiglie italiane. Landini ha chiesto al governo un maggiore impegno per contrastare questi fenomeni, evidenziando la necessità di politiche di sostegno al reddito e di investimenti pubblici in grado di garantire un futuro migliore per tutti i cittadini. La sfida, dunque, è aperta. La Cgil, guidata da Landini, si prepara a nuove iniziative e proteste per contrastare ciò che considera una deriva autoritaria e antisociale del governo.
La discussione sulla necessità di un intervento pubblico più incisivo continua, mentre si attende la risposta del governo alle accuse e alle richieste della Cgil. Il futuro sociale ed economico del Paese appare, dunque, strettamente legato all'evoluzione di questo confronto.
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