Grattacielo, tragedia e immigrazione: il racconto di un sopravvissuto birmano.

Grattacielo, tragedia e immigrazione: il racconto di un sopravvissuto birmano.

```html

Tragedia a Firenze: "Assunti da un giorno, non so se siamo assicurati"

Firenze sotto shock: il crollo nel cantiere del nuovo supermercato ha scosso l'intera città. Mentre i soccorritori continuano senza sosta la ricerca dei dispersi, emergono le prime, drammatiche testimonianze.

Un lavoratore, visibilmente scosso e con gli abiti impolverati, racconta la sua storia: "Siamo stati assunti il giorno prima del disastro. Non so neanche se siamo assicurati. Era il mio primo giorno di lavoro qui. Non ho nemmeno avuto il tempo di capire come funzionava tutto."

L'uomo, originario di un paese devastato da conflitti e recenti sismi, aggiunge con voce tremante: "Nel mio Paese non posso tornare. Prima la guerra, poi il terremoto... Non ho più niente."BRLa sua testimonianza si aggiunge a quella di altri operai presenti al momento del crollo.BRUn altro lavoratore, di origini birmane, con gli occhi lucidi, ha dichiarato: "Lavoravo nel cantiere del grattacielo. Sono vivo per miracolo, ma ho perso i miei amici. Era gente perbene, tutti con una famiglia a cui badare".

Le indagini sono in corso per accertare le cause del crollo e individuare eventuali responsabilità. La Procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. La speranza di trovare ancora qualcuno in vita si affievolisce con il passare delle ore, mentre il dolore e la rabbia crescono tra i familiari delle vittime e i colleghi di lavoro.

La comunità fiorentina si stringe attorno alle famiglie colpite da questa immane tragedia. È stato proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto e cordoglio per le vittime.

```

(30-03-2025 01:00)