A Gaza, la guerra blocca i soldi: banche in rovina, code infinite

Gaza, la crisi dei contanti: il 35% di commissione per un prelievo
La vita a Gaza è diventata una lotta impietosa per la sopravvivenza, resa ancora più drammatica da una crisi di liquidità senza precedenti. Le banche, spesso distrutte dai conflitti, offrono un servizio ridotto e le commissioni per i prelievi di denaro contante raggiungono percentuali proibitive, fino al 35%. Questo significa che una consistente parte dei pochi soldi a disposizione degli abitanti della Striscia viene inghiottita dalle spese di gestione, trasformando la semplice azione di prelevare denaro in un lusso inaccessibile per molti.
Le immagini delle interminabili file davanti agli sportelli bancari sono diventate purtroppo parte del quotidiano. Persone che attendono ore, talvolta invano, per ottenere una piccola parte dei propri risparmi. La liquidità è diventata una valuta rara, un bene prezioso conteso tra chi lotta per procurarsi il cibo, le medicine o semplicemente per pagare l'affitto. La sopravvivenza stessa è diventata una sfida economica insostenibile per la maggior parte della popolazione.
La situazione è aggravata dalle difficoltà economiche strutturali della Striscia di Gaza, già alle prese con un blocco israeliano di lunga data e con le conseguenze di ripetuti conflitti. Questa crisi dei contanti rappresenta un ulteriore duro colpo per una popolazione già fortemente provata, che vede i propri soldi ostaggio di una guerra che sembra non trovare pace.
L'impossibilità di accedere facilmente al proprio denaro rappresenta un ostacolo insormontabile per lo sviluppo economico e sociale di Gaza. Imprenditori e commercianti sono costretti a limitare le proprie attività, mentre le famiglie lottano per far fronte alle spese essenziali. La mancanza di liquidità impedisce di fatto il funzionamento di un sistema economico già fragile, aggravando ulteriormente la povertà e la disoccupazione che imperversano nella regione.
La comunità internazionale è chiamata ad agire con urgenza per affrontare questa emergenza umanitaria. È necessario un intervento concreto e immediato per garantire che gli abitanti di Gaza possano accedere al proprio denaro senza dover pagare tasse proibitive, permettendo loro di ricostruire le proprie vite e di sperare in un futuro migliore. La crisi dei contanti è solo l'ultimo tassello di una situazione drammatica che richiede soluzioni concrete e decisive.
Per approfondimenti sulla situazione a Gaza si consiglia di consultare le fonti ufficiali delle organizzazioni umanitarie internazionali che operano nella zona.
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