Il furto del Solario: una "Madonna" scomparsa nel 1973

Ritrovata a Londra la "Madonna con Bambino" rubata a Belluno nel 1973
Un colpo di scena a distanza di cinquant'anni: la Madonna con Bambino di Antonio Solario, sottratta al museo civico di Belluno nel 1973, è riemersa inaspettatamente nel Regno Unito. La notizia, appresa nelle scorse settimane, ha riacceso i riflettori su un caso irrisolto che sembrava ormai relegato agli annali della storia dell'arte italiana.
Secondo quanto riportato da fonti investigative britanniche, il prezioso dipinto del Cinquecento è stato ritrovato in una abitazione privata nel territorio inglese. Una signora, la cui identità non è stata ancora rivelata per tutelare le indagini in corso, si trovava in possesso dell'opera. Interrogata dalle autorità, la donna si è rifiutata di fornire spiegazioni sulla provenienza del quadro e, soprattutto, ha mostrato resistenza all'idea di restituirlo all'Italia. Questa posizione ha inevitabilmente complicato il processo di recupero dell'opera d'arte, aprendo la strada a una potenziale battaglia legale internazionale.
Il Ministero dei Beni Culturali italiano ha già avviato le procedure per il rimpatrio del dipinto, collaborando a stretto contatto con le autorità britanniche. La Madonna con Bambino, infatti, rappresenta un patrimonio inestimabile del nostro Paese e la sua restituzione è considerata una priorità assoluta. Le indagini si concentreranno ora sull'accertamento della catena di custodia del quadro negli ultimi 50 anni, per individuare eventuali complici e chiarire le circostanze in cui l'opera è giunta in Gran Bretagna.
La vicenda si presenta particolarmente complessa, in quanto la proprietaria britannica si appella alla sua buona fede, sostenendo di aver acquistato l'opera lecitamente. Tuttavia, la mancanza di documentazione probante e la storia del furto ben nota alle forze dell'ordine italiane mettono fortemente in discussione questa affermazione. Il caso Solario, dunque, si prospetta un lungo e intricato percorso giudiziario, che richiederà tempo e impegno per riportare in Italia un tesoro artistico rubato alla sua storia e alla sua gente. La speranza è che la giustizia prevalga e che il dipinto possa tornare presto a Belluno, dove potrà finalmente essere ammirato dal pubblico nella sua giusta collocazione.
Seguiranno aggiornamenti sull'evolversi della situazione.
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