Giovani sempre più protagonisti di episodi violenti

L'angoscia del futuro: il 60% degli adolescenti fatica a immaginarlo
Un dato allarmante emerge da un recente studio: il 60% degli adolescenti italiani fatica a proiettarsi nel futuro, mostrando un senso di smarrimento e incertezza riguardo al proprio percorso di vita. Questo dato, reso pubblico da un esperto del settore, getta una luce inquietante sulla condizione dei giovani nel nostro Paese, aggravata da un altro fenomeno preoccupante: l'aumento della violenza giovanile.
"La difficoltà a immaginare il futuro è un sintomo di una più ampia crisi di identità che sta colpendo la generazione Z", spiega l'esperto, sottolineando la complessità delle sfide che i ragazzi devono affrontare, tra cambiamenti climatici, precarietà economica e una società in continua evoluzione. La mancanza di prospettive chiare e la sensazione di impotenza di fronte alle grandi questioni globali contribuiscono a generare un senso di frustrazione e di ansia che si riflette nella difficoltà di pianificare il proprio avvenire.
Un quadro ancora più preoccupante si delinea analizzando le statistiche sulla violenza minorile. Secondo i dati raccolti, nel 2024 le vittime minorenni di episodi violenti rappresentano il 7% del totale. Si tratta di una percentuale significativa che evidenzia un trend allarmante: i giovanissimi sono sempre più coinvolti in episodi di violenza, sia come aggressori che come vittime.
Questo dato non può essere considerato in isolamento dal problema dell'incertezza sul futuro. L'esperto collega i due fenomeni, ipotizzando che la frustrazione e la mancanza di prospettive possano contribuire ad alimentare comportamenti aggressivi e autodistruttivi. "La mancanza di un orizzonte temporale chiaro può portare i giovani a vivere nel presente, senza considerare le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni", afferma l'esperto.
È fondamentale, quindi, intervenire con politiche sociali mirate a supportare gli adolescenti nella costruzione del loro progetto di vita. Sono necessari investimenti nell'educazione, nella formazione professionale e nei servizi di supporto psicologico per aiutare i giovani a sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro e a costruire un percorso di vita appagante e sicuro. La prevenzione della violenza giovanile passa anche attraverso un'attenzione maggiore alle dinamiche familiari e sociali che contribuiscono a creare un clima di disagio e di marginalità.
La situazione richiede un'azione urgente e coordinata da parte delle istituzioni, delle scuole e delle famiglie, per evitare che la disillusione e la violenza diventino il segno distintivo di un'intera generazione. È necessario lavorare insieme per costruire un futuro migliore per i nostri giovani, offrendo loro gli strumenti e le opportunità di cui hanno bisogno per realizzare le loro aspirazioni e per diventare cittadini responsabili e consapevoli.
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