Cinque droni russi sorvolano centro di ricerca UE a Ispra: zona vietata ai velivoli

Droni russi sorvolano il JRC di Ispra: allarme sicurezza
Un episodio di grave preoccupazione si è verificato nei cieli sopra Ispra, in provincia di Varese. Cinque avvistamenti di droni di presunta origine russa sono stati segnalati nelle vicinanze del Joint Research Centre (JRC), il centro di ricerca scientifica dell'Unione Europea. L'accaduto solleva serie questioni sulla sicurezza di un sito strategico, situato a pochi chilometri da importanti stabilimenti di Leonardo, azienda leader nel settore aerospaziale e della difesa.
Il JRC di Ispra, con le sue attività di ricerca in ambiti cruciali come l'energia, l'ambiente e la sicurezza, rappresenta un obiettivo potenzialmente appetibile per attività di spionaggio industriale o di altro genere. La zona è, inoltre, dichiarata "no fly zone", rendendo ancora più allarmante l'intrusione dei velivoli senza pilota.
La vicinanza agli stabilimenti di Leonardo aggiunge un ulteriore livello di preoccupazione. L'azienda, infatti, è impegnata in progetti di importanza strategica per la sicurezza nazionale e internazionale. La possibilità di acquisire informazioni sensibili attraverso droni rappresenta una seria minaccia.
Le autorità competenti sono al lavoro per accertare le circostanze dell'accaduto e per individuare i responsabili. È fondamentale capire l'origine dei droni e le finalità del loro sorvolo. L'episodio evidenzia la necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza e di protezione delle infrastrutture strategiche italiane ed europee.
L'incidente sottolinea la vulnerabilità, anche in territori apparentemente sicuri come quello del Lago Maggiore, di fronte a minacce provenienti da attori esterni. Si apre un dibattito urgente sulla necessità di investire in tecnologie avanzate di contrasto ai droni e sulla definizione di protocolli di sicurezza più stringenti per proteggere siti strategici come il JRC di Ispra.
La situazione richiede una risposta immediata e coordinata a livello nazionale ed europeo per garantire la sicurezza del JRC e di tutte le infrastrutture critiche. Si attende un'informazione dettagliata da parte delle autorità sulle indagini in corso e sulle misure adottate per prevenire simili episodi in futuro. L'accaduto mette in luce la fragilità del sistema di sicurezza e la necessità di una maggiore vigilanza e protezione.
Per approfondire la conoscenza del Joint Research Centre: https://joint-research-centre.ec.europa.eu/it
Per informazioni su Leonardo: https://www.leonardocompany.com/it
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