Groenlandia e Canada: dopo le mosse di Trump

Groenlandia e Canada: dopo le mosse di Trump

Le relazioni diplomatiche con gli Usa si complicano: Groenlandia e Canada in fibrillazione

Dalla nostra inviata speciale a Nuuk, Groenlandia - La decisione dell'amministrazione Biden di rilanciare l'interesse strategico degli Stati Uniti sulla Groenlandia, seppur con toni meno aggressivi rispetto al periodo Trump, sta generando nuove tensioni nelle relazioni diplomatiche tra Washington e i suoi alleati del Nord Atlantico. La questione, ben lungi dall'essere risolta, vede il Canada e la Groenlandia stessa reagire con cautela e preoccupazione alle mosse americane.

Ricordiamo le dichiarazioni del 2019 dell'allora presidente Trump, che aveva espresso interesse all'acquisto della Groenlandia, un'idea accolta con sconcerto e rifiuto sia dal governo danese, che detiene la sovranità sull'isola, sia dal governo groenlandese stesso. Sebbene l'amministrazione Biden non abbia riproposto esplicitamente l'acquisto, la crescente presenza militare e strategica americana in Groenlandia, giustificata con la necessità di contrastare l'influenza russa e cinese nell'Artico, sta alimentando timori di un'ingerenza eccessiva negli affari interni.

Il primo ministro groenlandese, Mute B. Egede, ha espresso la necessità di una maggiore trasparenza e consultazione da parte degli Stati Uniti. “La Groenlandia è una nazione autonoma che deve essere trattata con il rispetto che merita”, ha dichiarato in un'intervista rilasciata alla televisione nazionale. “La cooperazione strategica con gli Stati Uniti è importante, ma deve essere basata sul rispetto della nostra sovranità e dei nostri interessi”.

Anche il Canada osserva con attenzione l'evolversi della situazione. Ottawa, da sempre attenta alla propria sicurezza nazionale nell'Artico, teme che un'eccessiva presenza militare statunitense in Groenlandia possa destabilizzare la regione e creare nuove tensioni geopolitiche. L'interesse canadese per l'Artico è evidente, sia per la sua ricchezza di risorse naturali che per la sua importanza strategica nelle rotte marittime del futuro. Il governo canadese ha ribadito la necessità di un approccio multilaterale alla gestione dell'Artico, che coinvolga tutti gli attori regionali, inclusa la Russia.

La situazione rimane quindi complessa e delicata. La rinnovata attenzione degli Stati Uniti sulla Groenlandia, sebbene motivata da legittime preoccupazioni di sicurezza, rischia di compromettere le delicate relazioni con i suoi alleati e di alimentare tensioni geopolitiche in una regione strategica come l'Artico. L'auspicio è che la diplomazia riesca a trovare un punto di equilibrio che tuteli gli interessi di tutti gli attori coinvolti, evitando una escalation delle tensioni.

Seguiremo gli sviluppi della situazione.

(28-03-2025 13:32)