Un paese molisano: più oriundi che residenti, ma nessuno li conosce.

Un paese molisano: più oriundi che residenti, ma nessuno li conosce.

Boom di richieste di cittadinanza: il paradosso del Molise

Un piccolo comune molisano si ritrova a fare i conti con un'impennata di richieste di cittadinanza italiana da parte di discendenti di emigrati in Sudamerica. Il fenomeno, però, presenta un aspetto paradossale: a fronte di mille iscrizioni all'anagrafe, solo 348 persone risultano effettivamente residenti.

"È un dato sorprendente, che sta mettendo a dura prova le risorse del nostro comune", dichiara il sindaco di un paese del Molise che per motivi di privacy non viene menzionato, riferendosi alla situazione che ha visto un incremento esponenziale di iscritti all’anagrafe, molti dei quali oriundi provenienti da paesi come Argentina e Brasile. La cifra è impressionante: mille nuove iscrizioni, un numero superiore alla popolazione residente del paese stesso.

Ma la realtà sul terreno è ben diversa dalla carta d'identità. Mentre l'anagrafe registra un incremento significativo, solo 348 persone si sono effettivamente trasferite nel paese. "Molti di questi nuovi cittadini – continua il sindaco – non hanno mai messo piede qui. Hanno semplicemente richiesto la cittadinanza per poi godere dei benefici a essa correlati, senza alcun reale interesse verso la comunità locale."

Il fenomeno solleva interrogativi sulla gestione delle pratiche di cittadinanza e sull'effettiva verifica della residenza. L'amministrazione comunale si trova a fronteggiare una situazione complessa, dovendo gestire le richieste e allo stesso tempo garantire l'efficienza dei servizi per la popolazione residente. Il paradosso è evidente: un paese con più oriundi iscritti all'anagrafe che abitanti effettivi.

La questione solleva un dibattito più ampio sul tema dell'emigrazione italiana e del diritto alla cittadinanza, evidenziando le difficoltà di conciliare le normative con la realtà socio-demografica dei piccoli comuni italiani, spesso caratterizzati da spopolamento e carenza di risorse. "Serve un'azione coordinata a livello nazionale per affrontare questa nuova sfida, che richiede una maggiore attenzione ai controlli e una più efficace gestione delle richieste di cittadinanza", conclude il sindaco.

La situazione nel Molise, con questo piccolo comune come esempio lampante, mette in luce la necessità di una riforma del sistema, al fine di garantire trasparenza ed efficacia nella gestione delle pratiche e nell'integrazione di nuovi cittadini, evitando situazioni di incongruenza tra dati anagrafici e realtà territoriale.

L'auspicio è che si possa trovare una soluzione che tuteli sia i diritti degli oriundi sia le risorse dei comuni coinvolti, evitando che simili disparità creino ulteriori difficoltà a comunità già fragili.

(29-03-2025 01:00)