**Kiev, no ai caschi blu: l'ONU smorza gli entusiasmi.**

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Niente Caschi Blu a Kiev? L'ONU Frena: Lacroix smorza le aspettative
BRUXELLES - La prospettiva di un intervento dei Caschi Blu delle Nazioni Unite in Ucraina, ventilata da più parti come possibile soluzione per garantire la sicurezza e favorire il dialogo, sembra allontanarsi. Jean-Pierre Lacroix, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per le Operazioni di Pace, ha rilasciato dichiarazioni che raffreddano notevolmente gli entusiasmi.
Incalzato sulla possibilità di una missione di peacekeeping a Kiev, Lacroix è stato categorico: "Non la stiamo pianificando". Una frase che, sebbene non chiuda definitivamente la porta, ridimensiona drasticamente le speranze legate a un coinvolgimento diretto dell'ONU nel conflitto. La cautela del Palazzo di Vetro appare evidente, soprattutto alla luce delle difficoltà operative e politiche che una simile missione comporterebbe.
Nonostante lo scetticismo sull'invio di truppe ONU, l'impegno diplomatico resta prioritario. Ad aprile è previsto un nuovo incontro a Bruxelles tra i "volenterosi", ovvero i paesi che si sono dimostrati più attivi nel sostenere l'Ucraina e nel cercare una via d'uscita dalla crisi. L'obiettivo è rafforzare il coordinamento degli aiuti e definire strategie comuni per promuovere una soluzione pacifica.
La posizione di Lacroix sottolinea la complessità dello scenario ucraino e le sfide che l'ONU si trova ad affrontare nel tentativo di mediare e portare soccorso alla popolazione civile. Mentre l'ipotesi dei Caschi Blu si affievolisce, restano in campo altre opzioni, come il rafforzamento della presenza umanitaria e il sostegno ai negoziati in corso.
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