Calenda: "Spazzare via il M5S, l'unica soluzione"

Calenda sferza il M5S al Congresso di Azione: "Cancellarlo è l'unica soluzione"
Roma, - Un intervento duro, senza mezzi termini, quello di Carlo Calenda al Congresso nazionale di Azione svoltosi oggi a Roma. Il leader del partito liberale ha attaccato con veemenza il Movimento 5 Stelle, definendolo un ostacolo insormontabile per la costruzione di un'alternativa credibile al governo di centrodestra."L'unico modo per avere a che fare con il Movimento 5 Stelle è cancellarlo dalla scena politica italiana", ha tuonato Calenda dalla platea del congresso, suscitando applausi e qualche mugugno tra i presenti. Il segretario di Azione non ha usato giri di parole, puntando il dito contro le contraddizioni interne al M5S e la sua incapacità, a suo dire, di proporre soluzioni concrete ai problemi del Paese.
Calenda ha poi ribadito la necessità di un'alleanza solida tra le forze progressiste, ma ha sottolineato l'impossibilità di una collaborazione con chi, secondo lui, rappresenta un "corpo estraneo" nel panorama politico italiano. Ha accusato il M5S di incoerenza ideologica e di populismo, evidenziando la distanza inconciliabile tra le posizioni di Azione e quelle del movimento di Giuseppe Conte.
"Non si può costruire un futuro per l'Italia con chi cambia idea a seconda del vento politico," ha aggiunto Calenda, ribadendo la necessità di un progetto politico chiaro e definito, basato su principi liberali e riformisti. L'intervento del leader di Azione è stato interpretato come un segnale chiaro della sua volontà di demarcare le distanze dal M5S, escludendo ogni possibile alleanza in vista delle prossime elezioni europee e delle regionali.
Le parole di Calenda hanno riacceso il dibattito sulla possibilità di un fronte comune di centrosinistra, un tema che continua a dividere le forze politiche del campo progressista. La linea dura scelta dal leader di Azione potrebbe complicare ulteriormente le già fragili trattative per la costruzione di una coalizione unitaria in grado di sfidare la maggioranza di centrodestra.
L'intervento di Calenda è stato ampiamente ripreso dai media nazionali, alimentando il confronto politico e sollevando interrogativi sulle prospettive future dell'opposizione. Il segretario di Azione, con la sua posizione netta, ha delineato un percorso che appare difficile da conciliare con la ricerca di una convergenza più ampia. La sfida ora è capire come evolverà la situazione politica e se le forze progressiste riusciranno a trovare un punto di incontro, oppure se si consoliderà una frammentazione che favorirà solo il centrodestra.
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