Albania: ritardi nella protezione degli agenti nei centri per migranti

Albania: ritardi nella protezione degli agenti nei centri per migranti

Albania: Decreto CDM riattiva centri migranti, stop test medicina e "diplomifici"

Un Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto destinato a riorganizzare il sistema di accoglienza dei migranti in Albania e a intervenire su altri fronti cruciali del sistema educativo e sanitario. Il provvedimento, fortemente voluto dal governo, prevede la riapertura e il potenziamento di diverse strutture di accoglienza nel Paese delle Aquile, destinate a ospitare i migranti attualmente presenti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) italiani. Questa decisione, si legge nel comunicato stampa del governo, mira a decongestionare i CPR italiani e a garantire una migliore gestione dei flussi migratori.

Tra le misure più controverse, spicca l'abolizione dei test di ammissione per le facoltà di medicina. La scelta, giustificata dal governo con la necessità di aumentare il numero di medici nel Paese, ha già suscitato numerose polemiche tra gli studenti e gli operatori del settore. Molti temono una conseguente diminuzione della qualità della formazione e un aumento del numero di laureati senza adeguata preparazione professionale.

Il decreto interviene anche sul fronte della lotta ai "diplomifici", istituzioni che rilasciano titoli di studio con scarso valore accademico. Il governo ha annunciato una serie di provvedimenti volti a contrastare questo fenomeno, tra cui controlli più stringenti e sanzioni più severe per chi ne è responsabile. L'obiettivo è quello di garantire la qualità dell'istruzione e di contrastare la proliferazione di titoli di studio falsi o di dubbia validità.

Una decisione che invece ha subito uno slittamento riguarda la tutela degli agenti impegnati nelle operazioni di controllo dei flussi migratori. Sebbene l'intenzione del governo fosse quella di rafforzare le misure di protezione per questi operatori, l'approvazione di questa parte del decreto è stata posticipata per consentire ulteriori approfondimenti e consultazioni con le parti interessate. Si attende quindi un provvedimento successivo su questo punto specifico.

Le reazioni alla notizia sono state immediate e contrastanti. Associazioni umanitarie hanno espresso preoccupazione per le condizioni di accoglienza che potrebbero verificarsi nei centri albanesi, sollecitando maggiori garanzie per i diritti dei migranti. Al contempo, rappresentanti delle forze dell'ordine hanno accolto con favore il rinvio della parte del decreto che riguarda la loro tutela, chiedendo un approfondimento maggiore. La situazione resta quindi in evoluzione e nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi e dettagli sulle modalità di attuazione delle misure previste dal decreto.

Il governo, intanto, si prepara ad affrontare le critiche e a gestire le possibili conseguenze di queste importanti decisioni, che inevitabilmente avranno un impatto rilevante sulla società albanese e sulle relazioni internazionali del Paese.

(29-03-2025 01:00)