Macron a Kiev: vertice senza svolta, Meloni tra Ucraina e Washington

Il Tavolo Vero? Trump-Putin. L'Europa, un'ombra.
L'ennesimo vertice europeo sull'Ucraina si è concluso con un'amara sensazione di inutilità, confermando una verità scomoda: il vero tavolo dei negoziati, quello che realmente conta per il futuro del conflitto, sembra essere quello tra Donald Trump e Vladimir Putin. Mentre Macron, ancora una volta protagonista di un'iniziativa diplomatica a basso impatto, si consumava in riunioni infruttuose, l'ombra della marginalizzazione dell'Europa si allungava minacciosamente.
Giorgia Meloni, presente al vertice con una certa controvoglia, come riportano diverse fonti, ha lasciato trasparire una crescente preoccupazione per l'effettiva capacità dell'Unione Europea di influenzare gli sviluppi del conflitto. La premier italiana, infatti, starebbe preparando un viaggio negli Stati Uniti, un segnale evidente della sua volontà di cercare un dialogo diretto con l'amministrazione Biden, considerata, a differenza dell'UE, un attore capace di incidere concretamente sulla situazione.
La strategia europea, frammentata e spesso contraddittoria, appare sempre più inadeguata di fronte alla potenza di fuoco mediatica e geopolitica di Trump, che continua a coltivare un rapporto ambiguo con Putin, e alla determinazione di quest'ultimo a perseguire i propri obiettivi in Ucraina. Il vertice europeo, dunque, si è risolto in un'occasione persa per dimostrare una reale unità e una capacità di azione incisiva.
L'incertezza regna sovrana. Mentre l'Europa si dibatte tra divisioni interne e scarsa efficacia, la percezione di una crescente influenza di Trump e Putin sulla scena internazionale si fa sempre più forte, lasciando l'Unione Europea relegata a un ruolo di spettatore, se non addirittura di pedina, in un gioco di potere ben più ampio e pericoloso. La visita di Meloni negli Stati Uniti, al di là delle dichiarazioni ufficiali, potrebbe essere interpretata proprio come un tentativo di riequilibrare questa precaria situazione, cercando alleanze strategiche al di fuori del contesto europeo.
Le conseguenze di questa situazione di stallo sono tutt'altro che trascurabili. L'incertezza geopolitica si riflette negativamente sull'economia globale e sul futuro dell'Ucraina, con il rischio di un prolungamento del conflitto e di una crescente instabilità regionale. La necessità di un cambio di rotta per l'Europa è ormai improrogabile, prima che l'influenza delle potenze extra-europee diventi irreversibile.
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