Repressione in Turchia: 1879 arresti per le proteste, tre giornalisti rilasciati

Repressione in Turchia: 1879 arresti per le proteste, tre giornalisti rilasciati

Tensione in Turchia: Dopo l'arresto di Imamoglu, si attenua la protesta ma la repressione continua

Istanbul, La Turchia vive ancora gli strascichi delle proteste seguite all'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Nelle ultime 48 ore si è registrato un netto calo degli scontri di piazza, ma la situazione rimane estremamente tesa. Imamoglu, condannato a due anni e sette mesi per "insulto" alle autorità elettorali, ha pubblicato un messaggio sui social media: "Ci aspetta un lungo viaggio, che la Turchia sia luminosa". Un messaggio di speranza, ma anche di sfida al regime.


La repressione, però, non accenna a diminuire. Secondo le ultime informazioni diffuse da diverse organizzazioni per i diritti umani, oltre 1879 persone sono state arrestate in relazione alle proteste degli ultimi giorni. La cifra è destinata ad aumentare. La situazione è particolarmente critica per i giornalisti: un giornalista della BBC è stato espulso dal paese, mentre è stato imposto un divieto di trasmissione per una televisione dell'opposizione. Si tratta di una grave restrizione alla libertà di stampa, che evidenzia la crescente intolleranza del governo nei confronti del dissenso.


Una flebile nota positiva arriva dalla liberazione di tre giornalisti, ma resta il dato inquietante degli arresti. Intanto, Nuri Aslan è stato nominato sindaco facente funzioni di Istanbul. La sua nomina, però, non placa le preoccupazioni per il futuro democratico della Turchia. L'arresto di Imamoglu, figura di spicco dell'opposizione, è stato visto come un tentativo di soffocare il dissenso politico prima delle elezioni del 2024. La decisione giudiziaria, criticata a livello internazionale, ha sollevato forti preoccupazioni sulla deriva autoritaria del governo turco.


Il clima politico rimane estremamente polarizzato. La speranza è che il messaggio di Imamoglu, che parla di un "lungo viaggio", sia un invito all'unità e alla resistenza pacifica. Tuttavia, la dura repressione in corso lascia pochi margini per l'ottimismo. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione gli sviluppi in Turchia, sollecitando il rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione. L'impatto di queste azioni sulla stabilità politica e sociale del paese, a lungo termine, rimane incerto. Per maggiori informazioni sui diritti umani in Turchia, consultare il sito di Human Rights Watch.

(27-03-2025 16:05)