Crisi alimentare globale: tagli WFP mettono a rischio 58 milioni di persone

Tagli Trump all'ONU: 58 milioni a rischio fame, Malawi sull'orlo del collasso
L'amministrazione Trump ha sferrato un duro colpo al Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite, con tagli che mettono a rischio la vita di decine di milioni di persone nel mondo. Si parla di una riduzione del 40% dei fondi, una cifra spaventosa che potrebbe compromettere ben 28 operazioni umanitarie in diversi paesi. La situazione più critica si registra in Malawi, nel campo profughi di Dzaleka, dove 57.000 persone rischiano di morire di fame se gli aiuti saranno interrotti.
"È una tragedia annunciata", dichiara una fonte interna all'ONU, riferendosi all'impatto devastante dei tagli. La riduzione dei finanziamenti colpisce in modo drammatico la capacità del PAM di fornire cibo, acqua e assistenza medica alle popolazioni più vulnerabili. Il Malawi, già alle prese con una grave crisi alimentare aggravata dalla siccità e dagli effetti del cambiamento climatico, si trova ora sull'orlo del collasso. Nel campo di Dzaleka, che ospita rifugiati provenienti da diversi paesi africani, la situazione è disperata. La mancanza di cibo rischia di provocare una vera e propria catastrofe umanitaria.
Il PAM, che si impegna quotidianamente per combattere la fame nel mondo, ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per un immediato aumento dei finanziamenti. "58 milioni di persone sono a rischio a causa di questi tagli", sottolinea l'organizzazione, evidenziando la necessità di un intervento rapido ed efficace per evitare una tragedia di proporzioni inimmaginabili. La mancanza di cibo non solo provoca la morte per fame, ma indebolisce anche il sistema immunitario, rendendo le persone più vulnerabili a malattie spesso letali.
La situazione evidenzia la crescente necessità di una maggiore cooperazione internazionale per affrontare le crisi umanitarie. I tagli dell'amministrazione Trump rappresentano un duro colpo alla lotta contro la fame nel mondo, e mettono in luce la fragilità dei sistemi di assistenza umanitaria di fronte a scelte politiche miopi e irresponsabili. L'appello del PAM è un grido di allarme che non può essere ignorato. La comunità internazionale deve agire con urgenza per evitare un disastro umanitario di proporzioni catastrofiche.
È fondamentale una risposta immediata e coordinata per evitare che decine di milioni di persone muoiano di fame. La comunità internazionale ha il dovere morale di intervenire per garantire il diritto all'alimentazione per tutti.
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