Ecco un titolo alternativo: **Macron frena: divisioni sull'ipotesi di truppe al fronte**

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Vertice dei "Volenterosi": Tensioni e Divergenze sull'Ucraina
Al termine dell'incontro tra i cosiddetti "volenterosi", svoltosi oggi, emergono profonde divisioni sulla strategia da adottare nei confronti della Russia e del conflitto in Ucraina. Mentre alcuni Paesi spingono per un inasprimento delle misure, altri si mostrano più cauti, evidenziando la complessità del quadro geopolitico.
La Russia "finge di negoziare": questa l'accusa che serpeggia tra diversi leader presenti al vertice. Secondo fonti vicine ai negoziati, Mosca starebbe portando avanti una strategia dilatoria, con l'obiettivo di consolidare i propri guadagni territoriali e logorare il fronte occidentale. L'ipotesi di una revoca delle sanzioni, in questo scenario, viene considerata irricevibile da molti.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato esplicitamente: "Non c'è unanimità sull'invio di soldati. La situazione è estremamente delicata e richiede un approccio coordinato e responsabile. Dobbiamo evitare escalation che potrebbero avere conseguenze imprevedibili." Macron ha sottolineato l'importanza di mantenere aperto il canale diplomatico, pur ribadendo il sostegno incondizionato all'Ucraina.
Le discussioni si sono concentrate anche sull'invio di armi a Kiev e sull'ulteriore sostegno finanziario necessario per sostenere l'economia ucraina. Nonostante le divergenze, tutti i partecipanti hanno ribadito il proprio impegno a lavorare per una soluzione pacifica del conflitto, nel rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina.
Resta da vedere se nei prossimi giorni sarà possibile raggiungere un accordo su una strategia comune. Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro del conflitto e per il ruolo dell'Occidente in questa crisi.
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