Ue contro dazi: von der Leyen sceglie soia e pollame USA

Ue contro dazi: von der Leyen sceglie soia e pollame USA

La Commissione Europea: ancora ombre sulle tariffe Trump, controffensiva con dazi su prodotti USA

L'ombra delle minacce di Donald Trump continua a pesare sulle relazioni transatlantiche, anche a distanza di tempo dalla sua presidenza. La Commissione Europea, infatti, non ha ancora dimenticato la spada di Damocle rappresentata dalla possibilità di dazi fino al 200% su vino e champagne europei, un'ipotesi prospettata durante la sua amministrazione che ha lasciato strascichi di tensione.

La risposta di Bruxelles non si è fatta attendere, seppur con una strategia più soft rispetto alle contromisure inizialmente ipotizzate. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, ha presentato una prima lista di prodotti americani che potrebbero subire dazi di ritorsione, puntando su un approccio mirato e meno estensivo.

Tra i beni americani finiti nel mirino, la soia proveniente dalla Louisiana ed il pollame del Nebraska. Si tratta di una scelta strategica, volta a colpire settori specifici dell'economia statunitense, senza innescare una guerra commerciale su vasta scala. La Commissione ha sottolineato che questa lista non è definitiva e che l'obiettivo principale rimane quello di trovare una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, evitando un'escalation protezionistica.

Questa strategia più "soft", però, non significa una rinuncia alle difese dell'Unione Europea. La minaccia dei dazi elevati su prodotti simbolo del Made in Italy come il vino e lo champagne rimane un elemento di forte pressione, un ricordo tangibile delle tensioni commerciali passate e un monito a non abbassare la guardia in un contesto internazionale sempre più complesso. La Commissione Europea mantiene alta l'attenzione, pronta a reagire in modo adeguato a qualsiasi ulteriore azione protezionistica da parte degli Stati Uniti.

Il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche resta incerto, ma la scelta di una risposta mirata da parte dell'UE dimostra la volontà di difendere i propri interessi senza innescare una spirale negativa di escalation. L'auspicio è che questa strategia di "de-escalation" possa aprire la strada ad un dialogo costruttivo e ad una risoluzione pacifica delle controversie commerciali. La situazione richiede una costante vigilanza e la disponibilità di Bruxelles a rispondere con fermezza, ma anche con pragmatismo, a eventuali azioni protezionistiche future.

(28-03-2025 04:44)