Pnrr: rallentamenti e critiche, le opposizioni chiedono conto a Meloni.

Pnrr: Fiamme sulle Opposizioni dopo la Relazione della Corte dei Conti
La relazione della Corte dei Conti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha acceso la miccia della polemica politica. Il documento, che evidenzia sia progressi che significative criticità nell'attuazione del piano, ha innescato la reazione furibonda delle opposizioni, soprattutto dopo le indiscrezioni giornalistiche secondo cui il governo intende chiedere una proroga del termine di attuazione al 2027.
Le opposizioni, unite nel criticare la gestione governativa del Pnrr, chiedono a gran voce chiarimenti e un intervento immediato del Parlamento. "È inaccettabile", ha tuonato il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, "che il governo pensi di poter prorogare i termini senza un'adeguata discussione parlamentare. Chiediamo con forza che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, venga in Aula a riferire sulla situazione e a spiegare le ragioni di questa scelta che appare come un ennesimo segno di incapacità di gestione".
Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, si è espresso in termini molto critici, definendo la presunta richiesta di proroga "un fallimento clamoroso" e accusando il governo di una grave mancanza di programmazione. "Non possiamo permetterci ulteriori ritardi", ha aggiunto Calenda, "il Pnrr è fondamentale per il futuro del Paese e la gestione attuale dimostra una profonda incapacità di raggiungere gli obiettivi prefissati".
Oltre alle dichiarazioni dei leader politici, numerosi esponenti delle forze di opposizione hanno rilanciato l'appello per una convocazione urgente del Parlamento. Le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, come i ritardi nelle gare d'appalto e l'assenza di una chiara strategia di implementazione, vengono considerate dagli oppositori come una prova inconfutabile della cattiva gestione del governo. La richiesta di proroga, quindi, non viene vista come una soluzione, ma come un ulteriore segno di incapacità e un pericolo per l'utilizzo dei fondi europei.
La situazione è dunque fortemente tesa. L'esecutivo dovrà ora rispondere alle accuse delle opposizioni e fornire spiegazioni convincenti sulle criticità riscontrate e sulla necessità di una eventuale proroga. Il futuro del Pnrr e, con esso, una parte importante del futuro economico del Paese, è appeso a un filo. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa delicata situazione politica.
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