Libia, rapito il fratello dell'uomo che ha smascherato Al Kikli in Italia.

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Husam El Gomati, nel mirino di Graphite: un attivista libico sotto sorveglianza

Husam El Gomati, noto per le sue denunce contro corruzione e malaffare in Libia, è emerso come una delle figure spiattate attraverso il software Graphite di Paragon. La notizia ha scosso la comunità internazionale e solleva interrogativi inquietanti sulla sorveglianza di attivisti e giornalisti.

Posso solo pensare che sia una ritorsione”, ha dichiarato El Gomati, suggerendo un possibile legame tra la sorveglianza e le sue attività di denuncia. Da anni, l'attivista si batte per la trasparenza e la giustizia in Libia, esponendo casi di corruzione che coinvolgono figure di spicco.

Il caso si intreccia con la vicenda di Al Kikli, un altro attivista libico che ha denunciato la presenza di El Gomati in Italia, e che ha poi subito il rapimento di suo fratello. Un evento, quest'ultimo, che getta ombre cupe su un quadro già allarmante.

BRLa scoperta che il software Graphite, sviluppato da Paragon, sia stato utilizzato per spiare un attivista come El Gomati pone seri interrogativi sull'etica e la legalità di tali pratiche. Le autorità competenti, sia in Italia che a livello internazionale, sono chiamate a fare luce su questa vicenda e ad accertare le responsabilità.

BRLa sorveglianza di attivisti come El Gomati rappresenta una grave minaccia alla libertà di espressione e al diritto di denunciare la corruzione. È fondamentale che la società civile e le istituzioni si mobilitino per proteggere coloro che si battono per la giustizia e la trasparenza.

BRLe indagini sono in corso per chiarire tutti gli aspetti di questa complessa vicenda.Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.

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(26-03-2025 16:41)