Dazi auto: allarme costruttori, Tesla in allerta

Daze sulle auto: Acea e costruttori in allarme per la decisione di Trump
L'annuncio di Donald Trump sull'introduzione di dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti ha scatenato immediate reazioni di preoccupazione in Europa. Acea, l'associazione dei costruttori europei di automobili, ha espresso forte contrarietà alla misura, definendola una pessima notizia. “È una decisione estremamente negativa che avrà conseguenze gravi sull'industria automobilistica europea”, ha dichiarato il presidente dell'Acea, Klaus Mangold in una dichiarazione ufficiale. L'impatto potrebbe essere devastante, con un potenziale aumento dei prezzi delle auto che potrebbe raggiungere i 4.000-10.000 dollari per veicolo.
Il Commissario europeo per il Commercio, Paolo Gentiloni, ha assicurato che l'UE risponderà con fermezza alla decisione di Trump, promettendo “misure adeguate per proteggere i nostri interessi”. Anche il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Maros Sefcovic, ha affermato che l'Europa è pronta ad affrontare la situazione. "Siamo fiduciosi che troveremo una soluzione", ha dichiarato Sefcovic. La situazione è ovviamente molto delicata, soprattutto considerando il peso dell'industria automobilistica nell'economia europea.
Il timore principale è quello di un'impennata dei prezzi, con conseguenze drammatiche per i consumatori. Le case automobilistiche americane stesse si dichiarano “molto preoccupate” dalla situazione, sottolineando l'importanza di evitare aumenti di prezzo che potrebbero compromettere la competitività del settore. Anche il CEO di Tesla, Elon Musk, ha ammesso che l'impatto delle nuove tariffe sarà “rilevante” anche per la sua azienda.
La situazione è in continua evoluzione e le prossime settimane saranno cruciali per capire come si svilupperà la controversia tra Stati Uniti ed Europa. L'Acea ha già annunciato che continuerà a monitorare attentamente la situazione e a lavorare per difendere gli interessi dei suoi associati. L'auspicio è che si trovi una soluzione che eviti una guerra commerciale dannosa per tutti i protagonisti coinvolti. La sfida ora è quella di trovare un punto di incontro, garantendo un equilibrio tra la protezione del settore automobilistico europeo e la stabilità del mercato globale.
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