Dazi Trump sulle auto: la risposta di Ue, Canada, Brasile e Giappone

Dazi Trump sulle auto: la risposta di Ue, Canada, Brasile e Giappone

Von der Leyen: "Profondo rammarico", la minaccia dei dazi permanenti di Trump

La decisione di Donald Trump di mantenere i dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti ha suscitato forti reazioni dall'Unione Europea, dal Canada, dal Brasile e dal Giappone. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso "profondo rammarico" per la scelta dell'ex presidente americano, dichiarando che Bruxelles valuterà attentamente le possibili contromisure. La notizia, giunta nelle ultime ore, ha scosso gli equilibri commerciali internazionali, riaprendo una vecchia ferita che sembrava rimarginata.

"Prendiamo atto della decisione di mantenere in vigore i dazi sulle auto europee", ha dichiarato von der Leyen in una nota ufficiale diffusa dalla Commissione. "Valuteremo ora attentamente tutte le opzioni a nostra disposizione per rispondere in modo adeguato a questa situazione. La nostra priorità rimane quella di garantire un mercato aperto e competitivo, nel rispetto delle regole del WTO". Le parole della presidente della Commissione lasciano intendere una possibile escalation delle tensioni commerciali, anche se non sono state ancora annunciate azioni concrete.

Il Canada, il Brasile e il Giappone, anch'essi colpiti dai dazi americani, hanno espresso preoccupazione. Il Ministro del Commercio canadese ha definito la decisione "deludente" e ha sottolineato l'importanza di un commercio libero e giusto. Anche il Brasile e il Giappone hanno manifestato la loro intenzione di monitorare da vicino la situazione e di valutare possibili azioni di risposta. La scelta di Trump, pur non essendo più in carica, riapre un capitolo delicato dei rapporti commerciali internazionali, gettando un'ombra sulle già precarie relazioni transatlantiche.

Gli esperti temono che la decisione possa innescare una guerra commerciale, con possibili ripercussioni negative sull'economia globale. L'incertezza sulle politiche commerciali statunitensi, infatti, potrebbe scoraggiare gli investimenti e rallentare la crescita economica. L'Unione Europea, in particolare, è fortemente dipendente dalle esportazioni di automobili verso gli Stati Uniti. La possibile introduzione di misure di ritorsione da parte dell'UE potrebbe ulteriormente aggravare la situazione, causando un aumento dei prezzi e una riduzione della competitività.

La situazione rimane quindi molto fluida e l'attenzione dei mercati è massima. Nei prossimi giorni e settimane, ci si aspetta ulteriori sviluppi e una più chiara definizione delle strategie che l'Unione Europea e gli altri paesi colpiti intendono adottare in risposta alla decisione di Trump.

(27-03-2025 05:19)