Genova, crollo Ponte Morandi: Castellucci, "Un fardello che non mi abbandona".

Genova, crollo Ponte Morandi: Castellucci, "Un fardello che non mi abbandona".

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Ponte Morandi: Castellucci si difende in aula, "Peso insopportabile, ma non sono responsabile"

Genova - A quasi sei anni dal crollo del Ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 causò la morte di 43 persone, l'ex Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, ha rilasciato dichiarazioni spontanee in aula. Un momento carico di tensione emotiva, seguito con grande attenzione dai familiari delle vittime e dall'opinione pubblica.

"Questo peso lo sentivo allora e lo sento ancora adesso," ha affermato Castellucci con voce rotta dall'emozione. "Un peso che mi accompagnerà per tutta la vita. Un peso per la tragedia immane, per il dolore delle famiglie, per la ferita inferta alla città di Genova."

L'ex AD ha proseguito, ribadendo con forza la sua posizione: "Non sono responsabile di questo disastro. Ho sempre agito nel rispetto delle regole e nell'interesse della società." Ha poi illustrato le azioni intraprese durante il suo mandato, sottolineando gli investimenti in manutenzione e i controlli effettuati sulle infrastrutture. "Abbiamo sempre dato la massima priorità alla sicurezza," ha insistito.

Le dichiarazioni di Castellucci, durate diverse ore, sono state interrotte più volte da momenti di commozione e rabbia da parte dei familiari delle vittime presenti in aula. Il processo, che vede imputati numerosi dirigenti e tecnici di Autostrade per l'Italia e Spea, continua a essere un momento cruciale per fare luce sulle responsabilità del crollo e per dare giustizia alle vittime e ai loro cari. Un approfondimento sulla vicenda può essere trovato qui: Il Sole 24 Ore.

Il dibattimento è tutt'altro che concluso e nei prossimi mesi sono previste nuove udienze con la deposizione di testimoni e periti. Resta da vedere se le parole di Castellucci riusciranno a convincere i giudici della sua innocenza.

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(26-03-2025 11:05)