Salvini e Tajani: pace fragile, Pd critica la linea estera di Meloni

Salvini e Tajani: Tregua fragile sulla politica estera?
La fragile tregua tra Matteo Salvini e Antonio Tajani sembra reggere, almeno per ora. Dopo le dichiarazioni di Salvini che ha assicurato "rapporti eccezionali" con il ministro degli Esteri, la tensione sembra essersi attenuata, seppur non del tutto. Il leader della Lega, pur sottolineando l'ottimo rapporto personale con Tajani, non ha rinunciato a marcare una certa distanza da Forza Italia sulla questione della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Una posizione che non sembra aver provocato, almeno pubblicamente, reazioni di particolare asprezza da parte di Tajani.
"Con il Carroccio non serve nessun chiarimento in Consiglio dei Ministri," ha affermato con sicurezza Tajani, sminuendo l'importanza di eventuali tensioni interne al governo. Una dichiarazione che, almeno per il momento, ha contribuito a mantenere una sorta di "tregua armata" tra i due esponenti del governo Meloni.
Ma la situazione rimane delicata. L'apparente tranquillità contrasta con le critiche del Partito Democratico, che accusa la premier Giorgia Meloni di navigare a vista sulla politica estera. "Meloni sulla politica estera naviga a vista," ha tuonato il Pd, evidenziando le presunte contraddizioni e le difficoltà di coordinamento all'interno dell'esecutivo. Le dichiarazioni del partito d'opposizione mettono in luce le fragilità di un equilibrio che sembra reggersi più sulla necessità di governare che su una vera e propria convergenza ideologica tra Lega e Forza Italia.
La questione von der Leyen, in particolare, rappresenta un punto di potenziale frizione. Le divergenze di vedute tra Salvini e Tajani su questo tema potrebbero riemergere in futuro, mettendo nuovamente a rischio la stabilità del governo. Sarà fondamentale osservare come si svilupperanno i rapporti tra i due partiti nelle prossime settimane e mesi, soprattutto in vista di importanti appuntamenti internazionali e decisioni di politica estera. L'equilibrio è precario, e la tregua potrebbe rompersi facilmente.
Resta da capire se questa apparente calma sia destinata a durare o se si tratti solo di una fase transitoria. Le prossime mosse di Salvini e Tajani saranno cruciali per comprendere la reale solidità dell'alleanza di governo e la capacità di Meloni di gestire le tensioni interne alla maggioranza.
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