Calderone difende i suoi titoli di studio: "Legittimo il mio percorso universitario"
Calderone contro il "laurea-gate": "Non serve la laurea per essere Ministro, il mio lavoro parla per me"
La Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha risposto duramente alle recenti critiche sulla sua formazione accademica, definendo le inchieste giornalistiche a riguardo come "dossieraggio". Durante il Question Time, la Calderone ha ribadito la legittimità dei propri titoli di studio, sminuendo l'importanza della laurea per ricoprire il ruolo di Ministro.
"Non serve la laurea per fare il ministro," ha dichiarato con fermezza la Ministra, "Io lavoro da quando ho 19 anni e ho sempre creduto nella formazione continua. La mia esperienza professionale e la mia dedizione al servizio pubblico sono la vera garanzia della mia competenza."
Le accuse, circolanti da giorni su alcuni organi di informazione, mettono in dubbio la completezza e la veridicità del percorso formativo della Calderone. La Ministra, però, ha respinto con forza queste affermazioni, definendole un tentativo di screditare la sua figura e il suo operato. "I miei titoli sono legittimi e chiunque volesse verificare può farlo," ha aggiunto, invitando implicitamente a consultare la documentazione ufficiale.
La replica della Calderone è stata decisa e puntuale. Ha sottolineato l'importanza dell'esperienza pratica e della formazione continua, contrapponendola all'enfasi – a suo dire – eccessiva data al possesso di una laurea. Ha inoltre rivendicato il suo impegno costante per la crescita professionale e per la difesa dei diritti dei lavoratori italiani, evidenziando i risultati concreti ottenuti durante il suo mandato.
La vicenda, comunque, continua ad alimentare il dibattito pubblico sulla trasparenza e sui requisiti necessari per ricoprire cariche di governo. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se ulteriori approfondimenti giornalistici porteranno nuove informazioni sulla questione.
La Ministra Calderone ha concluso il suo intervento ribadendo la sua piena disponibilità a collaborare con qualsiasi organismo di controllo per chiarire ogni aspetto della sua formazione. Una sfida lanciata, dunque, a chi continua a mettere in discussione la sua legittimità.
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