Venticinque anni di Putin: una leadership di guerra da Grozny a Kiev

Venticinque anni di Putin: una leadership di guerra da Grozny a Kiev

Putin, 25 anni al potere: l'ex ghostwriter svela il volto nascosto del leader

Ventuno anni fa, il 26 marzo del 2000, Vladimir Putin veniva eletto presidente della Russia. Nessuno, nemmeno chi lo conosceva meglio, avrebbe potuto immaginare l'evoluzione del suo regime. Oggi, a distanza di un quarto di secolo, la figura del leader del Cremlino è più che mai al centro del dibattito internazionale, segnata da guerre e da un consolidamento del potere autoritario. A gettare nuova luce sulla metamorfosi di Putin è Abram Galljamov, ex ghostwriter del presidente durante il suo primo mandato e la sua parentesi da premier. In un'intervista rilasciata di recente, Galljamov ha tracciato un ritratto inquietante dell'uomo che governa la Russia, evidenziando la progressiva trasformazione da figura politica pragmatica a dittatore spietato.

“Quando fu eletto la prima volta, nessuno avrebbe immaginato che sarebbe diventato un brutale dittatore”, ha dichiarato Galljamov, tracciando un parallelo tra l'ascesa di Putin e la sua successiva deriva autoritaria. “La sua leadership è stata sempre più definita dalla guerra”, ha aggiunto, citando come esempi cruciali la seconda guerra cecena a Groznyj e, più recentemente, l'invasione dell'Ucraina, iniziata nel febbraio 2022. Galljamov sottolinea come la violenza sia diventata un elemento strutturale del modus operandi di Putin, un mezzo per consolidare il potere interno ed esercitare influenza sulla scena internazionale.

Le parole di Galljamov, provenienti da una fonte che ha avuto accesso diretto al pensiero e alle strategie del leader russo, acquistano un peso specifico notevole. Esse non solo offrono un'analisi approfondita della traiettoria politica di Putin, ma mettono in luce le responsabilità di chi ha contribuito a creare la narrativa del leader, anche indirettamente, attraverso la stesura dei suoi discorsi. Si tratta di una testimonianza che solleva importanti interrogativi sulla responsabilità di chi, consapevolmente o meno, ha partecipato alla costruzione di un'immagine che poi si è rivelata radicalmente distorta dalla realtà dei fatti. L'analisi di Galljamov rappresenta, quindi, un contributo fondamentale per comprendere non solo il presente complesso della politica russa, ma anche le radici storiche di una leadership che ha portato il Paese a un punto di svolta cruciale e pericoloso.

La testimonianza dell’ex ghostwriter solleva importanti questioni sulla natura del potere e sulla sua capacità di trasformarsi nel corso del tempo. L’evoluzione di Putin da leader relativamente pragmatico a dittatore spietato è un monito a non sottovalutare la fragilità delle istituzioni democratiche e la necessità di una costante vigilanza contro l'abuso del potere. La sua analisi, che collega la guerra di Groznyj all’invasione dell’Ucraina, offre uno spunto di riflessione sul ruolo della violenza come strumento di affermazione del potere e sulla necessità di una maggiore consapevolezza internazionale riguardo alle dinamiche politiche all'interno della Federazione Russa.

(26-03-2025 01:00)