Ucraina: Macron frena su revoca sanzioni, Mosca vuole guerra lunga

Ucraina: Macron frena su revoca sanzioni, Mosca vuole guerra lunga

Rutte frena sull'autonomia europea in materia di difesa: "L'ombrello nucleare USA è insostituibile"

L'Olanda si schiera contro un'Europa militarmente indipendente, almeno per quanto riguarda la deterrenza nucleare. Il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha ribadito la necessità dell'ombrello di protezione offerto dagli Stati Uniti, dichiarando che l'Unione Europea non può, allo stato attuale, sostituirlo. Questa affermazione, rilasciata in un contesto di crescente dibattito sulla difesa europea in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, getta acqua sul fuoco alle ambizioni di una maggiore autonomia strategica del blocco comunitario.

"La realtà è che non possiamo sostituire l'ombrello nucleare americano", ha affermato Rutte, sottolineando la crucialità del partenariato transatlantico per la sicurezza europea. La posizione olandese riflette un'opinione diffusa tra molti Stati membri dell'UE, che vedono nell'alleanza con gli Stati Uniti una garanzia fondamentale per la propria sicurezza.

Intanto, da Kiev arrivano richieste ben diverse. Il governo ucraino continua a chiedere un maggiore impegno militare da parte dell'Unione Europea, sollecitando non solo l'invio di missioni di peacekeeping, ma di truppe a pieno titolo impegnate nella lotta contro le forze russe. Questa posizione, nettamente più aggressiva, evidenzia la profonda discrepanza tra le prospettive europee e le urgenze ucraine sul campo di battaglia.

Il Presidente francese Emmanuel Macron, nel frattempo, ha espresso una prospettiva più cauta sulla durata del conflitto e sulle possibili ripercussioni delle sanzioni imposte alla Russia. "Mosca vuole prolungare la guerra", ha dichiarato Macron, aggiungendo che al momento è prematuro parlare di una revoca delle sanzioni. La sua dichiarazione riflette la complessità del quadro geopolitico, con la necessità di un approccio strategico di lungo termine che tenga conto delle implicazioni economiche e politiche delle sanzioni.

Le dichiarazioni di Rutte, le richieste di Kiev e le parole di Macron evidenziano le profonde divisioni e le sfide che l'Unione Europea deve affrontare nel gestire la crisi ucraina e nel definire il proprio ruolo nella sicurezza continentale. La questione della difesa europea, in particolare la capacità di sostituire l'ombrello nucleare americano, rimane al centro del dibattito, con posizioni divergenti tra i vari Stati membri. La strada verso una maggiore autonomia strategica dell'UE appare quindi ancora lunga e tortuosa.

La situazione in Ucraina continua ad evolversi rapidamente, e le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane e mesi saranno cruciali per il futuro del continente.

(26-03-2025 22:11)