Nel Mar Nero, vittoria ucraina e necessità di una tregua

Kiev vince la battaglia navale: le corazzate di Putin sconfitte, la tregua nel Mar Nero conviene a tutti
Una vittoria strategica per Kiev, inaspettata per le sue dimensioni: la flotta russa del Mar Nero, vanto della potenza marittima di Mosca, è stata significativamente indebolita da una serie di attacchi ucraini, avvenuti nel corso dell'estate 2023. Un successo clamoroso, considerando che l'Ucraina non possiede una flotta da guerra paragonabile a quella russa.L'utilizzo di droni navali e attacchi a sorpresa, condotti con precisione chirurgica, ha permesso alle forze ucraine di colpire obiettivi strategici, neutralizzando navi da guerra di notevole importanza per la Russia. Le immagini satellitari e le testimonianze, ampiamente diffuse sui media internazionali, hanno mostrato l'entità dei danni subiti dalla flotta russa. Si parla di navi danneggiate gravemente, se non addirittura affondate.
Ma il colpo di scena è rappresentato dalla successiva tregua, almeno parziale, nel Mar Nero. Dopo le pesanti perdite subite, la Russia sembra aver optato per una de-escalation militare, almeno in mare. Questa situazione ha conseguenze importanti, soprattutto in ambito economico.
La ripresa delle esportazioni di grano ucraino, bloccate in precedenza dal conflitto, rappresenta un vantaggio sia per Kiev che per Mosca. Per l'Ucraina, la ripresa delle esportazioni significa entrate essenziali per l'economia nazionale e un sostegno fondamentale per la popolazione. Per la Russia, la tregua contribuisce ad evitare una crisi alimentare globale e ad attenuare le pressioni internazionali, in particolare quelle legate alle sanzioni.
L'accordo sul grano, seppur fragile e sottoposto a continue tensioni, ha portato un barlume di speranza. Un sottile equilibrio si è instaurato: una vittoria militare ucraina che ha portato a una tregua di fatto favorevole ad entrambe le parti, almeno sul piano economico. Resta da vedere quanto questa situazione potrà durare e se riuscirà a resistere alle pressioni politiche e militari del conflitto in corso.
Si tratta di una situazione complessa e delicata, che necessita di un'analisi attenta e approfondita, al di là delle dichiarazioni propagandistiche. Le conseguenze di questo nuovo assetto geopolitico nel Mar Nero si faranno sentire a lungo termine, con implicazioni rilevanti sull'economia globale e sulle dinamiche del conflitto russo-ucraino. La ripresa dell'export di grano è solo un tassello di questo mosaico, ma rappresenta indubbiamente un elemento di cruciale importanza per il futuro, sia per Kiev, che per Mosca, e, molto ovviamente, per il resto del mondo.
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