Londra: stop al contante, prezzi triplicati su metro e treni. I più colpiti? Senzatetto e turisti.

Londra, guerra al contante: autobus senza cash, metro e treni a prezzi triplicati
Londra, città sempre più digitale, sta accelerando la transizione verso una società senza contante, ma a costo di penalizzare fasce deboli della popolazione e i turisti. La notizia arriva da London Travel Watch, ente indipendente di controllo del trasporto pubblico londinese, che denuncia una situazione di crescente discriminazione per chi utilizza denaro contante per spostarsi nella capitale britannica.
Da pochi giorni, infatti, è diventato impossibile pagare i biglietti degli autobus con banconote e monete. Una decisione che colpisce duramente chi non possiede carte di credito o di debito, e in particolare i senza dimora e i turisti meno avvezzi all'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici. La situazione è ancora più critica per chi utilizza la metropolitana e i treni: mentre è ancora possibile pagare in contanti, il costo dei biglietti è triplicato rispetto a chi utilizza carte di credito o la Oyster card, la tessera ricaricabile del trasporto pubblico londinese. Il prezzo sale così ad almeno 8,40 euro, un costo proibitivo per molti.
“Questa politica sta escludendo un gran numero di persone dal sistema di trasporto pubblico”, ha dichiarato un portavoce di London Travel Watch, sottolineando l'impatto negativo sulle fasce più vulnerabili della popolazione. “Non è accettabile che per utilizzare i mezzi pubblici si debba essere obbligati a possedere una carta di credito o una specifica tessera.”
La scelta di Londra di accelerare l'abolizione del contante nei trasporti pubblici solleva interrogativi sull'equità del sistema e sulla necessità di garantire l'accessibilità ai servizi essenziali per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status socio-economico e dalla loro familiarità con le tecnologie digitali. L'accesso ai trasporti pubblici è un diritto fondamentale, e limitarlo sulla base del metodo di pagamento scelto rischia di creare una significativa disparità.
L'iniziativa sta generando forti polemiche e solleva il dubbio se questa misura sia effettivamente volta a migliorare l'efficienza del sistema o se rappresenti invece una scelta discriminatoria che penalizza una parte significativa della popolazione. Le organizzazioni a tutela dei senza dimora e dei diritti dei cittadini hanno già iniziato a chiedere interventi per mitigare l'impatto di questa politica, chiedendo l'introduzione di soluzioni alternative per chi non può o non vuole utilizzare sistemi di pagamento elettronici. La situazione richiede un'attenta riflessione sulle implicazioni sociali di una transizione digitale che rischia di lasciare indietro chi non riesce a starle dietro.
Il futuro del trasporto pubblico a Londra e, forse, di altre metropoli, è a rischio di diventare sempre più esclusivo, se non si troveranno soluzioni inclusive che garantiscano l'accesso a tutti.
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