Caso Almasri: Nordio salva la poltrona, opposizione accusata di "inquisizione"

Camera boccia la mozione di sfiducia a Nordio: scontro politico acceso
La Camera dei Deputati ha respinto oggi con 215 voti contrari la mozione di sfiducia presentata nei confronti del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul caso Almasri. Un risultato che ha acceso ulteriormente gli animi tra maggioranza e opposizione, già fortemente divisi sulla vicenda.
"Se voi farete del vostro peggio, noi faremo del nostro meglio", ha dichiarato il Ministro Nordio dopo la votazione, riferendosi alle accuse dell'opposizione. Una frase che ha inasprito ulteriormente il clima di tensione.
Dall'opposizione, la reazione è stata immediata. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha chiesto chiarezza al Governo: "Ha deciso Meloni? Il Paese deve sapere la verità", ha affermato, sollevando dubbi sulle presunte pressioni politiche nel caso Almasri.
Fratelli d'Italia, invece, ha risposto con veemenza alle critiche, accusando l'opposizione di strumentalizzazione politica. "Dovreste dimettervi voi", è stato il commento dei deputati di FdI, che hanno definito le accuse dell'opposizione come "un'inquisizione".
La mozione di sfiducia, sostenuta da un ampio fronte di opposizione, puntava a mettere in discussione l'operato del Ministro Nordio in relazione alla gestione del caso Almasri, un cittadino iraniano espulso dall'Italia nonostante le segnalazioni di possibili rischi per la sua incolumità. La vicenda ha sollevato forti perplessità sulle procedure seguite e sul ruolo della politica nella gestione di situazioni delicate con implicazioni umanitarie.
Il dibattito parlamentare è stato acceso e ricco di interventi appassionati da entrambe le parti. L'esito della votazione, però, non chiude la questione. Le opposizioni hanno promesso di continuare a vigilare e a chiedere trasparenza sul caso, mantenendo alta l'attenzione sull'intera vicenda. La tensione politica rimane alta e le prossime settimane potrebbero riservare ulteriori sviluppi.
La situazione rimane dunque complessa e aperta all'evoluzione, con la promessa di ulteriori scontri politici nei prossimi giorni e settimane.
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