BancoBpm-Anima: la Bce frena il "compromesso danese". Prospettive?

Banco BPM: doccia fredda da Francoforte, la BCE boccia il Danish Compromise su Anima
Una decisione inattesa dalla Banca Centrale Europea ha gettato un'ombra pesante su Banco BPM. La BCE ha infatti respinto la richiesta di applicare il cosiddetto "Danish Compromise" nell'offerta pubblica di acquisto (OPA) lanciata sulla società di gestione del risparmio Anima. Questa scelta ha provocato un immediato e significativo calo del valore delle azioni Banco BPM a Piazza Affari.
L'OPA di Banco BPM su Anima, che aveva già superato il 50% delle adesioni, aveva ricevuto un ulteriore impulso dall'ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone nel capitale della società, con una quota del 5,84%. L'utilizzo del Danish Compromise, meccanismo che avrebbe consentito a Banco BPM di raggiungere la maggioranza senza dover necessariamente acquistare tutte le azioni offerte, sembrava tracciare una strada verso un'acquisizione agevolata.
La bocciatura da parte della BCE rappresenta una battuta d'arresto significativa per il piano strategico di Banco BPM. Le ragioni alla base della decisione di Francoforte non sono state ancora rese pubbliche in dettaglio, ma la notizia ha generato incertezza tra gli investitori, portando a una reazione negativa immediata sul mercato. Le conseguenze di questa scelta potrebbero avere importanti ripercussioni sulla strategia di crescita di Banco BPM nel settore della gestione del risparmio.
Ora l'attenzione si concentra sulle possibili mosse di Banco BPM in seguito a questa inaspettata decisione della BCE. L'istituto bancario dovrà rivalutare la propria strategia per il completamento dell'OPA su Anima, considerando le nuove difficoltà imposte dal rigetto del Danish Compromise. Le opzioni a disposizione potrebbero includere una revisione dell'offerta, un tentativo di negoziazione con la BCE o addirittura l'abbandono dell'operazione. La situazione rimane fluida e i prossimi giorni saranno cruciali per capire l'evoluzione della vicenda.
Il mercato attende con trepidazione ulteriori comunicazioni da parte di Banco BPM e della BCE per comprendere appieno le implicazioni di questa decisione e le prospettive future per entrambe le società. L'episodio sottolinea inoltre l'importanza crescente del ruolo delle autorità di vigilanza nel regolamentare le operazioni di mercato e nell'influenzare le strategie delle principali istituzioni finanziarie.
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