Antitrust indaga Morellato: restrizioni online per i rivenditori?

Morellato nel mirino dell'Antitrust: l'accusa di ostacolare le vendite online
Il noto brand di gioielli Morellato è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). L'accusa? Aver imposto ai propri distributori l'esclusiva di vendita sulle piattaforme digitali di proprietà dell'azienda, limitando di fatto la presenza dei prodotti Morellato sui principali marketplace online.
Secondo l'AGCM, questa strategia commerciale avrebbe rappresentato una grave restrizione della concorrenza, danneggiando sia i distributori indipendenti che i consumatori. L'indagine dell'Antitrust si concentra sulla presunta violazione dell'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, che vieta gli accordi e le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e impedire, restringere o falsare la concorrenza.
La decisione dell'AGCM di aprire un'istruttoria su Morellato non è una sorpresa. Negli ultimi anni, infatti, l'Autorità ha intensificato il controllo sulle pratiche commerciali delle grandi aziende, in particolare per quanto riguarda la vendita online. L'obiettivo è quello di garantire un mercato digitale più libero e competitivo, proteggendo sia le imprese che i consumatori da comportamenti scorretti.
Le conseguenze per Morellato potrebbero essere significative. In caso di accertamento delle violazioni, l'azienda rischia sanzioni importanti, che potrebbero arrivare fino al 10% del fatturato mondiale. Oltre alle sanzioni economiche, l'azienda potrebbe essere costretta a modificare le proprie politiche commerciali, consentendo ai distributori una maggiore libertà nella scelta dei canali di vendita online.
La vicenda Morellto evidenzia l'importanza crescente della regolamentazione del commercio elettronico. La sfida per le Autorità Antitrust è quella di bilanciare la necessità di proteggere la concorrenza con la tutela delle strategie commerciali delle imprese. Il caso, comunque, rappresenta un monito per tutte le aziende che operano nel settore del lusso e non solo, invitando a una maggiore attenzione alla conformità delle proprie politiche commerciali con la normativa antitrust.
L'esito dell'indagine dell'AGCM sarà di fondamentale importanza per chiarire i limiti consentiti nella gestione delle strategie di vendita online da parte dei grandi brand.
Si attende ora l'esito delle indagini e le eventuali decisioni dell'Autorità.
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