Ecco un titolo riformulato: **Caso Piscitelli: Condanna all'ergastolo per Calderon, esclusa l'aggravante mafiosa.**

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Diabolik: Un'Ombra sulla "Batteria di Ponte Milvio"
Roma, 17 Ottobre 2024 - L'eco dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", continua a riverberarsi nelle aule di tribunale e nelle indagini sulle dinamiche criminali della capitale. Sebbene l'ergastolo sia stato confermato per uno degli esecutori materiali, emerge un quadro più ampio che vede la figura di Diabolik, non coinvolto nell'omicidio, come punto di riferimento per una nuova generazione di criminali operanti nella zona di Ponte Milvio.
La cosiddetta "batteria di Ponte Milvio", composta da elementi italiani e albanesi, è finita sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti per una serie di attività illecite che spaziano dallo spaccio di droga alla commissione di atti violenti. Il nome di Diabolik, seppur deceduto, sembra aleggiare come un'entità ispiratrice, un modello da seguire per scalare le gerarchie criminali. Le intercettazioni e le testimonianze raccolte suggeriscono che il suo carisma e la sua influenza, maturati negli anni trascorsi ai vertici della criminalità romana, abbiano continuato ad attrarre giovani aspiranti malavitosi.
Parallelamente, la vicenda giudiziaria legata all'omicidio Piscitelli ha visto un ulteriore sviluppo con la conferma dell'ergastolo per uno degli imputati. Tuttavia, la Corte ha escluso l'aggravante mafiosa, sottolineando la complessità del caso e la necessità di ulteriori accertamenti per delineare con precisione i contorni della rete criminale che ha portato all'esecuzione dell'omicidio. Questa decisione lascia aperte diverse questioni e alimenta il dibattito sulla natura e la portata delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale ed economico romano.
Le indagini proseguono per far luce sui legami tra la "batteria di Ponte Milvio" e altre organizzazioni criminali operanti a Roma e per accertare se l'eredità di Diabolik sia stata effettivamente raccolta da questa nuova generazione di criminali. Un'eredità fatta di violenza, spaccio e una spietata ambizione di potere.
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