Sheikh Jarrah: Espropriazioni silenziose.

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Gerusalemme Est: Sgomberi a Sheikh Jarrah, la Controversia Infuria
Gerusalemme Est rimane un focolaio di tensioni, con nuove ondate di sfratti che colpiscono le famiglie palestinesi residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah. La situazione, già precaria, si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane, con ripetute manifestazioni e scontri.
La motivazione dietro questi sfratti, secondo quanto dichiarato dal vicesindaco di Gerusalemme, è la volontà di giudaizzare la città. "Gerusalemme è una città ebraica, e chi non appartiene a questa identità dovrebbe trasferirsi altrove," avrebbe affermato durante un'intervista, scatenando immediate reazioni di condanna da parte di organizzazioni umanitarie e leader politici internazionali.
Le famiglie palestinesi di Sheikh Jarrah, molte delle quali vivono lì da generazioni, si trovano ora di fronte alla concreta possibilità di perdere le proprie case. "Stiamo vivendo un incubo," ha dichiarato Fatima, una residente di Sheikh Jarrah. "Siamo nati e cresciuti qui, questa è la nostra terra, la nostra casa. Non abbiamo nessun altro posto dove andare."
Le lottizzazioni previste nell'area, a favore di coloni israeliani, alimentano ulteriormente le tensioni. Molti denunciano una vera e propria annessione strisciante, realizzata non con le armi, ma attraverso decisioni amministrative e legali contestabili.
La comunità internazionale, pur esprimendo preoccupazione, sembra incapace di trovare una soluzione efficace. La questione di Gerusalemme Est rimane una spina nel fianco del processo di pace, con ripercussioni potenzialmente devastanti per la stabilità dell'intera regione.
Per approfondire la questione, si può consultare il sito di Al Jazeera English: Articolo su Al Jazeera riguardante le demolizioni a Sheikh Jarrah.
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