Zagrebelsky: "Il futuro è ostaggio del passato".

Zagrebelsky: "Il futuro è ostaggio del passato".

```html

Zagrebelsky: "Il Passato in Guerra con il Futuro" - Un Allarme sul Declino del Dialogo

Roma, 16 Ottobre 2024 - In un panorama globale segnato da tensioni crescenti, il celebre costituzionalista Gustavo Zagrebelsky lancia un allarme preoccupante: "Vedo il passato in guerra con il futuro". Un'affermazione forte, pronunciata durante un recente dibattito pubblico, che mette in luce la proliferazione di conflitti di diversa natura e la conseguente erosione del modello di pace e dialogo democratico.

"Siamo di fronte a una molteplicità di crisi," ha spiegato Zagrebelsky, "che vanno dalla dimensione militare a quella commerciale, culturale, fino ad arrivare a conflitti legati alla questione ambientale e di genere. Il filo conduttore che li unisce è la messa in discussione dei principi fondamentali su cui si basa la convivenza civile e la cooperazione internazionale."

Il costituzionalista ha poi sottolineato come questa regressione sia alimentata da un ritorno a logiche di potere, a nazionalismi esacerbati e a una sfiducia crescente nelle istituzioni multilaterali. "Si sta assistendo a una sorta di 'ritorno al passato', dove la forza bruta e gli interessi particolaristici prevalgono sulla ragione e sulla ricerca di soluzioni condivise," ha aggiunto.

Zagrebelsky ha insistito sull'importanza di difendere i valori della democrazia, del rispetto dei diritti umani e della solidarietà. "È necessario un rinnovato impegno da parte di tutti i soggetti della società civile per promuovere il dialogo, la comprensione reciproca e la costruzione di ponti tra culture e identità diverse," ha concluso. "Altrimenti, rischiamo di compromettere irrimediabilmente il futuro delle prossime generazioni."

L'intervento di Zagrebelsky ha suscitato un acceso dibattito nel mondo accademico e politico, con molti che condividono la sua preoccupazione per la deriva autoritaria e la crescente polarizzazione che caratterizzano il nostro tempo. La sua analisi invita a una riflessione profonda sul ruolo che ognuno di noi può svolgere per contrastare questa tendenza e per costruire un futuro di pace e prosperità per tutti.

```

(25-03-2025 01:01)