Scarsa creazione di valore e salari bassi: la denuncia di Del Conte

Scarsa creazione di valore e salari bassi: la denuncia di Del Conte

La corsa al ribasso: disinvestimenti e salari in caduta libera

Il grido d'allarme lanciato da esperti del settore giuslavoristico dipinge un quadro preoccupante per il futuro del lavoro in Italia. Secondo Del Conte, le aziende italiane soffrono di una cronica incapacità di creare valore aggiunto, portando inevitabilmente a una spirale di salari al minimo. Questa situazione, secondo il giuslavorista, è strettamente legata alla mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo e alla preferenza per produzioni a basso valore aggiunto.

“Se disinvesti sulle produzioni a maggior valore aggiunto e non fai più ricerca e sviluppo, finisci per competere solo sul costo del lavoro, abbassando i salari”, ha affermato il giuslavorista in una recente intervista. Questa strategia, seppur apparentemente conveniente nel breve termine, si rivela deleteria a lungo andare, compromettendo la crescita economica del Paese e la qualità del lavoro offerto.

Il quadro tracciato da Del Conte è allarmante: le aziende italiane puntano troppo spesso su una competitività basata esclusivamente sul prezzo, sacrificando qualità, innovazione e, di conseguenza, i salari dei lavoratori. Questa corsa al ribasso, secondo l'esperto, necessita di un intervento urgente da parte delle istituzioni e delle stesse imprese.

È necessario, infatti, un cambio di rotta radicale, che passi attraverso incentivi per la ricerca e lo sviluppo, la promozione di produzioni ad alto valore aggiunto e politiche che favoriscano la contrattazione collettiva e la crescita salariale. Solo in questo modo si potrà evitare il rischio di un'ulteriore erosione del potere d'acquisto dei lavoratori e un indebolimento strutturale del sistema produttivo italiano.

La situazione richiede un'attenta riflessione da parte di tutti gli attori coinvolti: dalle istituzioni governative alle associazioni di categoria, dalle imprese ai sindacati. È fondamentale trovare soluzioni concrete per invertire la tendenza e garantire un futuro di lavoro dignitoso e ben retribuito per i cittadini italiani. La sfida è complessa, ma la posta in gioco è troppo alta per poterla ignorare.

La mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo, unita alla scelta di puntare su produzioni a basso valore aggiunto, stanno soffocando la crescita economica del Paese e compromettendo il futuro del lavoro. È necessario agire ora per evitare conseguenze irreparabili.

L’analisi di Del Conte si inserisce in un dibattito più ampio sulla competitività dell’economia italiana e sulla necessità di una profonda riforma del mercato del lavoro. L’Istat, ad esempio, pubblica regolarmente dati sul costo del lavoro e sulla produttività, offrendo un quadro completo della situazione economica nazionale. È fondamentale consultare queste fonti per avere un’immagine più chiara del contesto e per orientare le politiche future.

(25-03-2025 01:00)