Papa Francesco: Israele deve liberare gli ostaggi

Papa Francesco: Israele deve liberare gli ostaggi

Replica di Israele al "dolore" del Papa per i bombardamenti: "Dovere riportare gli ostaggi"

La Santa Sede esprime preoccupazione per le vittime dei recenti bombardamenti a Gaza, mentre il governo israeliano ribadisce la propria linea d'azione.

Il Papa Francesco, durante l'Angelus di domenica, ha espresso profondo dolore per i bombardamenti che stanno colpendo la Striscia di Gaza, condannando la violenza e invocando la pace. Le sue parole, cariche di commozione e di appello alla solidarietà umana, hanno suscitato una forte eco internazionale.

Tuttavia, la risposta di Israele non si è fatta attendere. Attraverso un comunicato ufficiale diffuso dal Ministero degli Esteri, il governo israeliano ha sottolineato la necessità di dare priorità alla liberazione degli ostaggi sequestrati da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Il comunicato afferma che l'attuale azione militare è volta a garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e il ritorno degli ostaggi, e che la priorità assoluta rimane la loro liberazione.

"Il dolore per le vittime civili è condiviso, ma la priorità assoluta resta il recupero dei nostri cittadini sequestrati", si legge nel comunicato. Il governo israeliano ha inoltre ribadito il proprio impegno a rispettare il diritto internazionale umanitario, pur difendendo la necessità di operare con decisione per neutralizzare la minaccia rappresentata da Hamas.

La situazione rimane estremamente tesa, con l'escalation del conflitto che continua a seminare morte e distruzione. La comunità internazionale si trova di fronte ad una sfida complessa, costretta a bilanciare la condanna della violenza con la necessità di trovare una soluzione che garantisca la sicurezza e il rispetto dei diritti umani per tutti gli abitanti della regione.

La situazione richiede un dialogo urgente e un impegno concreto da parte di tutte le parti coinvolte per favorire una de-escalation e aprire la strada a un processo di pace duraturo.

L'appello del Papa, pur non essendo direttamente indirizzato al governo israeliano, ha aperto un dibattito sulle responsabilità e sulle prospettive di una soluzione al conflitto. La risposta di Israele evidenzia la complessità della situazione e le diverse priorità in gioco.

È fondamentale, in questo contesto, seguire gli sviluppi della situazione con attenzione, promuovendo un'informazione obiettiva e completa, e auspicando una rapida risoluzione della crisi che metta fine alle sofferenze di tutti i civili coinvolti. La comunità internazionale ha il dovere morale di impegnarsi per una pace duratura e giusta nella regione.

(24-03-2025 13:50)