Obiettivo Sumy: il Cremlino punta a scambi territoriali nelle quattro regioni ucraine.

Obiettivo Sumy: il Cremlino punta a scambi territoriali nelle quattro regioni ucraine.

Putin e la trappola delle regioni annesse: Sumy nel mirino per ricattare l'Ucraina?

La guerra in Ucraina entra in una nuova fase pericolosa. Mentre gli scontri continuano a infuriare nel Donbass, un nuovo elemento di complessità si aggiunge alla strategia di Mosca: il controllo delle quattro regioni annesse formalmente dalla Russia lo scorso autunno – Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson – anche se sul campo la situazione è ben diversa. Il Cremlino si trova infatti di fronte ad un dilemma cruciale: non può permettersi di perdere territori dichiarati parte integrante della Federazione Russa, indipendentemente dal reale controllo militare.


Questa presa di posizione si traduce in una escalation militare mirata. Negli ultimi giorni si è assistito ad un'intensificazione degli attacchi russi nella regione di Sumy, al confine nord-orientale dell'Ucraina. L'obiettivo non sembra essere tanto la conquista di nuovi territori, quanto piuttosto una spietata azione di ricatto.


Secondo diverse fonti, l'offensiva su Sumy rappresenta una mossa di pressione per ottenere concessioni da Kiev, forse proprio in cambio di un qualche tipo di cessazione delle ostilità nelle quattro regioni annesse, dove le forze ucraine continuano ad avanzare. In sostanza, Mosca sta cercando di sfruttare la propria forza militare per costringere l'Ucraina a negoziare su termini sfavorevoli, sacrificando territori per ottenere una tregua, anche se parziale e precaria.


La strategia di Putin è rischiosa. Un'escalation militare senza un chiaro successo sul campo potrebbe ulteriormente indebolire la posizione russa, alimentando la determinazione ucraina e rafforzando il supporto occidentale a Kiev. Allo stesso tempo, cedere territori annessi rappresenterebbe un'ammissione di debolezza politica ed una grave sconfitta propagandistica per il Cremlino.


La situazione rimane quindi estremamente volatile. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la strategia di ricatto di Mosca avrà successo oppure se si tradurrà in una nuova e più vasta escalation del conflitto, con conseguenze imprevedibili per l'intera regione.


L'attenzione della comunità internazionale è massima. La comunità internazionale è chiamata a monitorare attentamente la situazione, evitando di incorrere in una sottovalutazione della gravità della crisi. Ogni escalation va prevenuta con ogni mezzo diplomatico a disposizione. La via della pace e del rispetto del diritto internazionale rimane l'unica soluzione possibile e percorribile per tutti i soggetti coinvolti.

(25-03-2025 01:00)