Cassazione conferma le condanne per la strage di Erba

Cassazione conferma condanna per Olindo Romano e Rosa Bazzi: la strage di Erba non sarà riaperta
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato contro la sentenza della Corte d'Appello di Brescia, confermando definitivamente la condanna all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba. Una decisione che ha suscitato reazioni contrastanti. L'avvocato Sonia Tarfusser, legale della famiglia Olgiati, ha espresso profondo rammarico, dichiarando: "La giustizia ha perso". Un giudizio netto, che sottolinea la delusione per l'esito del processo di revisione.
Di tutt'altro avviso è Giuseppe Castagna, che ha commentato: "Sono semplicemente felice". La sua affermazione, carica di emozione, evidenzia la soddisfazione per la conferma della sentenza, che chiude un capitolo doloroso e complesso della storia giudiziaria italiana. La Cassazione, con la sua decisione, ha posto un punto fermo sulla vicenda, archiviando definitivamente la richiesta di revisione del processo.
Il caso, che risale al 2006, ha coinvolto l'uccisione di cinque persone, tra cui tre bambini, nella loro abitazione di Erba. La sentenza di condanna, emessa in primo grado e confermata in appello, era stata seguita da anni di dibattito e polemiche, con continue richieste di revisione e nuove testimonianze presentate dalla difesa. Nonostante le istanze presentate, la Cassazione ha ritenuto che non fossero emersi elementi sufficienti a mettere in discussione la colpevolezza di Romano e Bazzi.
La decisione della Suprema Corte rappresenta dunque un epilogo, seppur doloroso per alcuni, di un processo lungo e travagliato. La strada per la giustizia, nel caso della strage di Erba, sembra giunta alla sua conclusione, lasciando però inevitabilmente aperto il dibattito sulla complessità del sistema giudiziario e sulla ricerca della verità in casi di tale gravità. La sentenza della Cassazione, pur chiudendo formalmente il caso, lascerà probabilmente un segno indelebile nella memoria collettiva.
Per approfondire la vicenda, si consiglia di consultare le fonti ufficiali disponibili online, quali le sentenze della Corte d'Appello di Brescia e della Corte di Cassazione. Ricordiamo inoltre che la ricostruzione dei fatti e delle testimonianze del processo sono ampiamente disponibili nella documentazione giudiziaria e negli archivi di stampa.
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