Caso Blatter-Platini: appello respinto, le accuse di frode cadono. Platini: "Cospirazione per eliminarmi".

Scandalo Fifa-Uefa: Blatter e Platini assolti in appello, ma l'ombra dei Mondiali rimane
Zurigo, Svizzera - La giustizia svizzera ha messo la parola fine, almeno per ora, su una delle pagine più buie della storia del calcio. Sepp Blatter e Michel Platini, ex vertici rispettivamente di Fifa e Uefa, sono stati assolti in appello dall'accusa di frode. La sentenza, emessa a inizio marzo, conferma l'assoluzione di primo grado e chiude un capitolo giudiziario durato anni, iniziato con l'inchiesta della procura svizzera sul processo di assegnazione dei Mondiali di calcio del 2018 e del 2022 a Russia e Qatar.
La procura aveva inizialmente richiesto una condanna a 20 mesi con la condizionale per entrambi gli imputati. Ma la corte d'appello ha ritenuto insufficienti le prove a carico di Blatter e Platini, scagionandoli definitivamente dalle accuse di gestione illecita e frode relative al pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri da parte della Fifa a Platini nel 2011. Una decisione che ha sollevato non poche polemiche, soprattutto considerando il lungo periodo di indagini e la gravità delle accuse iniziali.
Platini, definito "Le Roi" durante la sua carriera calcistica e la presidenza Uefa, non ha nascosto la propria soddisfazione per la sentenza, pur ribadendo la sua convinzione di essere stato vittima di una "mossa per farlo fuori". Le dichiarazioni dell'ex numero uno del calcio europeo lasciano intendere una prospettiva più ampia, suggerendo una possibile lotta di potere interna alle istituzioni calcistiche.
L'ombra del dubbio, però, resta ancora sull'assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar. L'inchiesta svizzera, iniziata nel 2015, si è concentrata proprio su questo aspetto, approfondendo presunti pagamenti illeciti e favoritismi nella scelta delle nazioni ospitanti. Sebbene Blatter e Platini siano stati assolti dall'accusa di frode specifica relativa al pagamento contestato, l'intero processo ha sollevato pesanti interrogativi sulla trasparenza e l'etica nel mondo del calcio.
Il futuro del calcio internazionale, dopo questo processo, rimane incerto. L'assoluzione di Blatter e Platini non cancella le ombre che aleggiano sul sistema, né garantisce una totale ripulitura dalle accuse di corruzione che hanno scosso profondamente il mondo dello sport. La sentenza di appello rappresenta un punto fermo, ma non necessariamente un punto finale nella lotta per la trasparenza e la giustizia nel calcio.
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