900 medici radiati o sospesi ancora in servizio: Commissione di giudizio bloccata

900 medici radiati o sospesi ancora in servizio: Commissione di giudizio bloccata

Medici radiati ancora al lavoro: l'allarme dell'Ordine

L'Ordine Nazionale dei Medici denuncia un'inerzia burocratica che vanifica gli sforzi di tutela della salute pubblica.

"Una situazione gravissima che mette a rischio i pazienti", tuona il presidente dell'Ordine Nazionale dei Medici, denunciando l'immobilismo nella gestione dei casi di medici radiati o sospesi dall'esercizio professionale, ma che continuano a lavorare. Si parla di circa 900 professionisti, un numero allarmante che evidenzia una falla nel sistema di controllo e sanzioni.

Secondo quanto dichiarato dal presidente, l'azione sanzionatoria dell'Ordine risulta completamente vanificata da una grave inefficienza burocratica. La commissione incaricata di giudicare i casi di medici radiati o sospesi, responsabile di valutare le situazioni e definire le misure definitive, è di fatto bloccata. Questo stallo impedisce di risolvere casi vecchi anche di diversi anni, lasciando professionisti con provvedimenti disciplinari pendenti liberi di esercitare la professione medica.

"È inaccettabile che medici con provvedimenti disciplinari aperti possano continuare a operare" ha sottolineato il presidente, evidenziando la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni competenti per sbloccare la situazione. La lentezza delle procedure rischia di compromettere la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e, soprattutto, di mettere a repentaglio la sicurezza dei pazienti.

La gravità della situazione è amplificata dalla mancanza di trasparenza e di informazioni dettagliate sui motivi del blocco della commissione. Il presidente dell'Ordine ha chiesto con forza un'indagine approfondita per chiarire le cause di questa paralisi e per individuare le responsabilità. L'auspicio è quello di un intervento risolutivo rapido ed efficace per garantire la piena applicazione dei provvedimenti disciplinari e, soprattutto, per tutelare la salute dei cittadini.

La vicenda solleva interrogativi importanti sul funzionamento del sistema di controllo e sulla capacità di garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni sanitarie in Italia. L'impegno del presidente dell'Ordine è quello di continuare a lavorare per garantire la piena applicazione delle norme e la tutela della professione medica.

Si attende ora una risposta dalle istituzioni e un impegno concreto per risolvere questa grave criticità.

Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito ufficiale dell'Ordine Nazionale dei Medici.

(25-03-2025 06:00)