Olindo e Rosa: la Cassazione decide sul ricorso in revisione

Olindo e Rosa: la Cassazione decide sull'ergastolo per la strage di Erba
Oggi si conclude una delle pagine più tragiche e controverse della cronaca giudiziaria italiana: la Corte di Cassazione si pronuncerà sulla richiesta di revisione del processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba.
Ricordiamo i fatti: la notte tra il 13 e il 14 dicembre 2006, a Erba, vennero barbaramente assassinati Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef di due anni, e Paola Galli, madre di Raffaella. Mario Frigerio, sopravvissuto all'aggressione, riportò gravi ferite. Il processo individuò in Olindo Romano e Rosa Bazzi gli autori del massacro, condannandoli entrambi all'ergastolo. La vicina di casa Valeria Cherubini, inizialmente coinvolta nelle indagini, fu poi assolta.
Negli anni, la vicenda è stata al centro di un acceso dibattito, con continue richieste di revisione del processo basate su presunti errori giudiziari e nuove testimonianze. Le difese di Romano e Bazzi hanno sempre sostenuto l'innocenza dei loro assistiti, puntando il dito su possibili altri colpevoli e sulle presunte incongruenze delle indagini iniziali. La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la condanna, ma la speranza di una riapertura del caso si è mantenuta accesa fino ad oggi.
La decisione della Cassazione è attesa con grande trepidazione. Si tratta di un momento cruciale non solo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, ma anche per le famiglie delle vittime, ancora profondamente segnate da questa immane tragedia. Una decisione che potrebbe portare a una nuova fase giudiziaria o, al contrario, confermare definitivamente la sentenza di condanna. La Corte dovrà analizzare attentamente tutte le nuove prove e le argomentazioni presentate dalle difese, valutando se queste siano effettivamente in grado di mettere in discussione la colpevolezza dei due condannati.
Il verdetto di oggi segnerà la conclusione di un lungo e complesso percorso giudiziario, ma soprattutto rappresenterà un momento di riflessione sulla giustizia e sulla capacità del sistema di garantire verità e giustizia alle vittime e ai loro familiari.
L'attesa è palpabile, e il Paese intero segue con il fiato sospeso l'epilogo di questa drammatica storia.
Seguiremo gli sviluppi e aggiorneremo questo articolo non appena la Cassazione renderà pubblica la sua decisione.
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