Cassazione conferma condanna per Romano e Bazzi

Cassazione conferma condanna per Romano e Bazzi

Cassazione conferma condanna per Olindo Romano e Rosa Bazzi: nessun errore giudiziario

La Corte di Cassazione ha respinto definitivamente la richiesta di revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, confermando la condanna all'ergastolo per la strage di Erba.

Le tre fasi del giudizio hanno evidenziato, secondo la Suprema Corte, la completa correttezza dell'operato del pubblico ministero e dei Carabinieri coinvolti nelle indagini. La Cassazione ha sottolineato la solidità del castello accusatorio, definendo le prove raccolte nella fase preliminare come "materiali, documentali, dichiarative, scientifiche e logiche, incontestabili".

Si chiude così, almeno per il momento, un capitolo giudiziario lungo e complesso, che ha visto Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati per l'omicidio di Raffaella Castagna, del piccolo Youssef Marzouk e dei nonni di Raffaella, Giuseppe Panzeri e Valeria Cherubini, avvenuto nel 2006. La sentenza della Cassazione riafferma la gravità del delitto e la validità delle indagini che hanno portato alla condanna dei due imputati.

La decisione della Corte di Cassazione rappresenta un punto fermo nel processo, escludendo la possibilità di ulteriori ricorsi e confermando la pena dell'ergastolo. La sentenza, pur non entrando nel merito dei dettagli delle prove, sottolinea l'assenza di vizi procedurali e la completezza delle indagini che hanno portato alla condanna di Romano e Bazzi.

La famiglia delle vittime attende da anni giustizia e questa decisione, seppur non potendo restituire i propri cari, rappresenta una conferma della verità giudiziaria e della condanna definitiva dei colpevoli. La vicenda, tristemente nota nella cronaca italiana, lascia un segno indelebile nella memoria collettiva per la brutalità del delitto e per la complessità del processo giudiziario che ne è seguito. L'iter giudiziario, giunto alla sua conclusione con la sentenza di Cassazione, chiude un capitolo doloroso, ma necessario per la giustizia.

Per approfondire la vicenda e conoscere nel dettaglio la sentenza, è possibile consultare il sito del Consiglio Superiore della Magistratura.

Si precisa che l'articolo si limita a riportare quanto emerso dalle sentenze e dalle dichiarazioni ufficiali.

(25-03-2025 19:47)